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Maraschino: la ricetta per farlo in casa

Il maraschino è un liquore d’origine dalmata, dolce e incolore, a base di un tipo particolare di ciliegia, meglio conosciuta con il nome di visciolina o amarena (ecco invece come preparare le amarene sotto spirito).

Il liquore deve il suo nome alle varietà del frutto usato per produrlo in Dalmazia, dove il maraschino è nato, cioè la marasca.

La produzione del rosolio maraschino ebbe inizio a Zara nel Medioevo. La più antica ricetta fino ad oggi pervenuta, risalente al XVI secolo, la si deve ai farmacisti di un monastero domenicano della città. La produzione del maraschino proseguì senza sosta anche grazie all’annessione della città al Regno d’Italia, ma venne gravemente compromessa dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale.

In seguito ai bombardamenti alleati, che distrussero gran parte della città e con essa le storiche distillerie, e alle rappresaglie dei partigiani titini, gli imprenditori zaratini cercarono rifugio in altre regioni d’Italia, seguiti dalla stragrande maggioranza dei dalmati italiani che presero la strada dell’esodo in vista della cessione di Zara alla Jugoslavia (1947). Nella penisola italiana il maraschino trovò una patria d’adozione, fino a diventare un liquore molto conosciuto e diffuso in tutta la penisola.

In cucina il maraschino viene spesso impiegato per la preparazione di dolci o per la guarnizione alcolica di macedonie di frutta o di gelati, ma anche come digestivo a fine pasto o come base per la preparazione di cocktail.

Chi vuole cimentarsi nella preparazione del maraschino a casa può combinarla con la realizzazione di confetture di amarene che, a secondo dalla varietà e dal luogo di coltivazione, maturano da fine maggio a fine luglio.

Così come il limoncello e la crema di limone si preparano con la macerazione della scorza di un agrume, il maraschino si prepara mettendo al macero i noccioli di amarena.

Preparazione

  1. In un vaso, preferibilmente in vetro e a chiusura ermetica, porre i noccioli di amarena e l’alcool.
  2. Chiudere bene il vasetto e lasciare i noccioli a macerare per circa quattro mesi. In questo lasso di tempo il vasetto dovrà essere posto in un luogo buio, lontano da fonti luminose. Trascorsi i quattro mesi, filtrare il liquido così da rimuovere i noccioli.
  3. Mettere un pentolino sul fuoco. A fiamma bassa far sciogliere lo zucchero nell’acqua.
  4. Portare l’acqua a ebollizione e lasciare raffreddare lo sciroppo. Una volta freddo, versare lo sciroppo nel vaso contenente l’alcool aromatizzato. Lasciar riposare il liquore per circa 20 giorni.
  5. Filtrare il tutto con un filtro a maglie strettissime (o con una garza medica) e infine imbottigliarlo.

Giovanna Maggiori

Giornalista freelance e web editor, per Unadonna ha scritto soprattutto di ricette e consigli di cucina, sua grande passione.

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Giovanna Maggiori
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