Semolino dolce al forno senza uova

Potete chiamarlo semolino o polentina dolce. Quel che è certo è che è uno dei protagonisti del fritto misto alla piemontese, piatto della tradizione contadina molto ricco e sostanzioso.

Due indicazioni sul fritto misto alla piemontese

La ricetta originale del fritto misto alla piemontese prevedeva ben 18 portate, comprendenti:

  • carni,
  • verdure e
  • dolci, come il semolino o gli amaretti in pastella.

E, visto che nel mondo contadino era usanza non sprecare nulla, il piatto è stato fin da subito caratterizzato dalla presenza delle parti meno nobili del maiale. Animelle, fegato o cervella sono anzi considerate oggi delle vere prelibatezze.

Il fritto alla piemontese: un rito

In Piemonte la preparazione del fritto misto è un rito che richiede tempo e attenzione, un viaggio che si intraprende solo in quei giorni di festa in cui la tavola si riempie di ospiti. Non è certo un piatto da tutti i giorni, tenendo anche conto dell’impegno richiesto per prepararlo. I vari ingredienti sono da tagliare a pezzetti, impanare e friggere pochi alla volta.

Inoltre le impanature non sono tutte uguali. Se la carne va passata semplicemente in farina, uovo e pangrattato, per le mele o gli amaretti va, invece, preparata un’apposita pastella. L’ideale, poi, è friggere all’ultimo momento in modo da poter servire le portate ancora calde.

Niente fritto niente uova

È vero, il semolino dolce non può mai mancare nel fritto misto alla piemontese. Ciò non significa, però, che ci si debba imbarcare nell’impresa fritto misto ogni volta che si ha voglia di polentina dolce! Se, poi, non vi sentite tipi da frittura e siete per giunta vegani o semplicemente allergici alle uova, niente paura! La buona notizia è che il semolino si può anche cuocere al forno e, addirittura, preparare ed impanare senza dover ricorrere alle uova.

Semolino senza uova

Le uova possono essere ben sostituite, nella loro funzione addensante, dalla farina di ceci, oltretutto particolarmente adatta a fornire i necessari elementi nutritivi a chi segue una dieta vegana. Basterà, quindi, incorporare nell’impasto un po’ di farina di ceci, che ci tornerà utile anche nell’impanatura.

Ingredienti della pastella

I semolini, prima di essere passati nel pangrattato, verranno infatti immersi in una pastella a base di:

  • acqua,
  • farina di ceci e, volendo,
  • un pizzico di curcuma.

Una mescolata e, come per magia, si otterrà un composto molto simile all’ uovo sbattuto. Dopotutto, in mancanza di uova, con la farina di ceci si può preparare anche una buonissima frittata!

Semola, semolino e farina 00

Infine, se non avete le idee troppo chiare sulle differenze tra i vari tipi di semola e tra questa e la farina 00, cercheremo, ora, di fare un po’ di chiarezza. La farina 00, quella bianca, è una farina di grano tenero, che viene coltivato soprattutto nel Nord Italia. Ha chicchi arrotondati, morbidi e che si spezzano facilmente.

Che differenza c’è tra semola e semolino

La semola è una farina di grano duro, coltivata principalmente nel Centro e Sud Italia, dai chicchi spigolosi, duri e con un contenuto di proteine più alto rispetto al grano tenero. C’è, poi, la semola rimacinata, sottoposta ad un ulteriore passaggio nella lavorazione, che la rende più fine e chiara rispetto alla semola.

Il termine semolino è, invece, più generico perché non si riferisce solo a quello di grano duro ma anche a quello di riso, di farro o di miglio. A seconda del tipo di macinazione, può presentarsi in granelli più grossi, di 1,5 mm o più piccoli, di 0,3 mm.

Quanti tipi di semolino ci sono

Il semolino è un ingrediente molto versatile, che può essere usato per preparazioni sia dolci sia salate. Esistono vari tipi di semolino, classificati in base al cereale macinato.

  1. Quello più diffuso e utilizzato in cucina è il semolino di grano duro o frumento, ideale per le preparazioni con il brodo e per gli impasti di pane e pizze.
  2. Ci sono poi il semolino di riso, adatto a chi soffre di celiachia perché non contiene glutine, e quello di farro, ideale come addensante.
  3. Infine il semolino di miglio, adatto sia per la panatura sia per le preparazioni più rustiche, come biscotti secchi, pane e grissini.

Come si può sostituire il semolino

Dovete preparare una ricetta che prevede l’uso del semolino ma non ne avete in casa? Non temete: il semolino può essere facilmente sostituito con altri ingredienti. Al suo posto, infatti, potete adoperare altri tipi di prodotti farinosi. Quelli più adatti sono certamente:

  • la fecola di patate,
  • la maizena,
  • la farina di riso e
  • la farina di grano saraceno.

Le consistenze, è chiaro, sono completamente diverse, quindi il risultato e il sapore non saranno gli stessi che si ottengono usando il semolino. Ma avrete comunque preparazioni saporite.

Preparazione

  1. Versate in un pentolino latte, zucchero, scorza del limone grattugiata, vanillina e portate fin quasi ad ebollizione.
  2. Unite il semolino ad un cucchiaio di farina di ceci e aggiungeteli, poi, a pioggia mescolando con una frusta.
  3. Continuate a cuocere a fuoco bassissimo per circa un quarto d’ora.
  4. Spegnete, a questo punto, la fiamma e trasferite il composto in una pirofila precedentemente bagnata con acqua fredda, livellandolo bene.
  5. Lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente e ponetelo, poi, in frigorifero.

Il mattino dopo potete dedicarvi all’impanatura

  1. In un piatto fondo unite 2 cucchiai di farina di ceci a 3 cucchiai d’acqua e mescolate in modo da ottenere una sorta di uovo sbattuto. Nel caso, aggiungete ancora un po’ d’acqua.
  2. Trasferite, ora, il semolino su un piatto da portata e tagliatelo a losanghe.
  3. Passate ogni polentina prima nella pastella di farina di ceci, poi nel pangrattato e disponetele, man mano, su una teglia rivestita di carta forno.
  4. Infornate a 180° per 15/20 minuti.

Francesca Ceriani

Laureata in Lettere Moderne, giornalista dal 2015. Amo viaggiare, scoprire nuovi mondi, entrare in contatto con culture sconosciute. Leggere è la mia evasione. La scrittura e la cucina sono le mie passioni.

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Francesca Ceriani

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