Semifreddo al nocino, la ricetta con panna e cioccolato fondente
Il semifreddo è un dolce al cucchiaio, ha qualcosa del gelato, qualcosa del sorbetto ma chiaramente non è né l’uno né l’altro! Tre dolci diversi fra loro nella presentazione, nella preparazione ma anche a livello di consistenza.
Se il sorbetto, soprattutto quello al limone, può anche essere servito tra una portata e l’altra di pranzi lunghi e impegnativi, il semifreddo è un classico dolce da fine pasto. Il gelato viene solitamente consumato in coni o coppette, mentre il semifreddo viene presentato in piattini da dolce ed è meno freddo del gelato, grazie alla presenza di panna montata al suo interno.
L’ideale è servirlo leggermente ammorbidito, fatelo quindi riposare per circa un quarto d’ora una volta estratto dal freezer.
Ma da cosa partire per preparare i semifreddi? A riguardo, è importante tener presente che due sono le grandi categorie in cui sono suddivisi. Ci sono quelli a base di meringa all’italiana e quelli che prevedono l’aggiunta della pate a bombe, questi ultimi detti parfait.
Mentre gli elementi ricorrenti in entrambe le tipologie sono la panna montata, che contribuisce a conferire cremosità, ma anche zucchero e liquore, con il loro importante potere anticongelante. Come sempre poi, dove esistono regole esistono anche le immancabili eccezioni. Ecco ad esempio la ricetta di un semifreddo in cui non compaiono né meringa all’italiana né pate a bombe e dove la panna montata è sostituita dalla ricotta!
Nella ricetta di oggi la parte alcolica è rappresentata dal nocino, liquore tipico di Modena dalle proprietà digestive. Colore scuro, gusto deciso e consistenza densa. Per prepararlo si utilizzano le noci che, secondo la tradizione, si dovrebbero raccogliere ancora verdi il 24 giugno, giorno di San Giovanni o, per essere ancora più precisi, nella notte tra il 23 e il 24.
Se con il tempo questa tradizione è stata abbandonata, il nocino ha però continuato ad essere prodotto con noci acerbe, raccolte all’inizio dell’estate. È infatti importante che non si sia ancora formato il loro guscio duro e che siano tenere, in modo da poterle tagliare agevolmente. Altro ingrediente fondamentale, oltre alle noci, è l’alcol a 95 gradi. Infine le spezie, semplicemente cannella e chiodi di garofano, nient’altro, in modo da non coprire il sapore di noce.
La preparazione non è complicata ma richiede alcuni passaggi e i giusti tempi di attesa. Dopo aver inserito tutti gli ingredienti in un barattolo, lo si chiude e si lasciano a macerare per almeno 45 giorni. Poi si filtra il composto, in modo da eliminare noci e spezie e si aggiunge al liquido lo sciroppo, precedentemente preparato facendo cuocere acqua e zucchero. Ecco, è finalmente arrivato il momento di imbottigliarlo. E, dopo un riposo di almeno 4 mesi, il vostro nocino potrà essere gustato, giusto in in tempo per le festività Natalizie!
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