Prugne sciroppate fatte in casa
Se al giorno d’oggi la frutta in scatola più diffusa sono le pesche sciroppate, possiamo comunque trovare sugli scaffali del supermercato la frutta sciroppata più varia. Albicocche, prugne, pesche, ananas, ma anche pere, ciliegie o frutti di bosco.
Tutto molto comodo, non dovrete fare altro che acquistare la latta di frutta e, una volta a casa, aprirla, versarne il contenuto in una boule e portare in tavola. Potrete insomma rendere felici i vostri ospiti senza alcuna fatica con le prugne sciroppate!
È anche vero che, quando acquistiamo qualcosa di già pronto, non possiamo avere alcuna voce in capitolo sui conservanti e additivi vari presenti. La soluzione è semplice ed ovvia, prugne sciroppate home made! Gli ingredienti sono solo tre, frutta fresca, acqua e zucchero.
I tempi, certo, si allungheranno e dovrete armarvi di pazienza perché non potrete esimervi dal compiere une serie di indispensabili operazioni. Lavare e tagliare la frutta, denocciolarla, sterilizzare i vasetti e preparare lo sciroppo. Oggi ci dedicheremo in particolare alle prugne sciroppate!
Il primo passo è sterilizzare i vasetti di vetro, operazione complicata solo in apparenza. Resta comunque un passaggio fondamentale, da svolgere con attenzione…A questo proposito ricordate sempre che utilizzare barattoli non ben sterilizzati può anche comportare rischi per la salute! Per quanto poi riguarda i tappi, il consiglio è di utilizzare quelli monouso, adatti a controllare l’avvenuto sottovuoto.
Infine è bene fare un’ultima precisazione…Una volta sterilizzati, i vasetti non resteranno tali all’infinito. Dovrete quindi riempirli al massimo entro un’ora, meglio se ancora prima!
Per iniziare prendete quindi una pentola capiente, stendete sul fondo uno strofinaccio da cucina, chiaramente pulito, introducete i vasetti e sistemate poi tra di loro un altro strofinaccio. Mi raccomando, non sottovalutate l’importanza di entrambi gli strofinacci…Grazie a loro i barattoli, durante l’ebollizione, eviteranno infatti sia di battere contro il fondo della pentola che tra di loro. Ed ora, per sapere come continuare, potete andare a leggere la ricetta sottostante!
Anche questa è un’operazione semplice ma va svolta in modo accurato. Due sono i modi per ottenere il sottovuoto, a seconda che il composto versato nei vasetti sia caldo o freddo. Nel primo caso basterà riempire i barattoli già sterilizzati, chiuderli con i classici tappi monouso per conserve, capovolgerli e lasciarli così per almeno 15 minuti. Poi rigirateli e lasciateli raffreddare. Nel caso di un composto freddo, sarà invece necessario far bollire in una pentola i barattoli sterilizzati, ripieni e chiusi. Per accertarvi infine di aver ottenuto il sottovuoto, basterà premere sulla capsula al centro del tappo. Non dovrete sentire il “clac”!
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