Pecan pie - crostata di noci pecan. Ricetta tipica americana.
Il sentiero delle adepte della dottoressa Kousmine e di Barry Sears è cosparso di noci: pare, infatti, che tre noci al giorno – tre, il numero perfetto – siano efficaci per ridurre il colesterolo, ricostituire i tessuti e fare in generale gran bene ai nostri corpi strattonati dalla vita moderna e dalla nostra ricorrente incuria. Attenzione però a non scivolare sui gherigli: le noci sono ipercaloriche ed è meglio non abusare delle loro virtù, pena avere fianchi che assomigliano ad una torta di mascarpone e gorgonzola.
Per le loro doti oleose ed aromatiche in cucina le noci meritano un trattamento di riguardo: tra i grassi presenti in un piatto, vogliono essere quasi delle soliste oppure essere avvicinate da accompagnatori discreti.
Le noci amano le carni bianche, le verdure, la pasta fresca e – per dessert – il frutto preferito a cui accompagnarle è la pera che, con la sua polpa granulosa e succulenta, bilancia la loro densa pastosità.
Come scegliere oculatamente i frutti di “Juglans regia”? Tenete conto, anzitutto, che le noci fresche hanno un sapore delizioso che non può che peggiorare; la loro stagione comincia a settembre, questo significa che per conservarle in buone condizioni, i frutti devono essere conservati lontani da luce, calore ed umidità. I gherigli già sgusciati – molto pratici da utilizzare – è meglio riporli in frigorifero perché non irrancidiscano, dentro barattoli di vetro ben chiusi.
Quando trovate i gusci macchiati di nero, non significa che le noci sono vecchie o di cattiva qualità ma che non sono state sbiancate chimicamente per eliminare la colorazione lasciata dal mallo.
In barba a qualsiasi dieta, la torta di noci Pecan è in assoluto uno dei dolci americani da assaggiare. Di solito prevede ingredienti come lo sciroppo d’acero o il corn syrup, uno sciroppo di fruttosio derivato dal mais; essendo ingredienti desueti per le nostre abitudini di spesa, li potete sostituire egregiamente con miele d’acacia molto liquido (in questo caso togliete un paio di cucchiai di zucchero).
Potete tentare una variante mediterranea a questa ricetta, aggiungendo 60 g di scorza d’arancia candita e sostituendo il whisky con acqua di fiori d’arancio.
[Il racconto e la ricetta sono tratti da “In cucina con i tacchi a spillo”, Guido Tommasi Editore]
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