Il pancake è un dolce tradizionale per la prima colazione nell’America settentrionale e, con molte varianti, in altre parti del mondo.
Si tratta di frittelle simili alle crêpe, ma spesse circa 3-5 mm. La ricetta tradizionale prevede l’impiego di burro, farina, latte, zucchero, uova e a volte vanillina e sale.
Esistono tuttavia alcune varianti, che vedono anche l’aggiunta di cannella o miele o l’uso dello yogurt al posto del latte.
Lo spessore è dovuto alla consistenza dell’impasto e alla presenza del bicarbonato di sodio o di un altro lievito chimico. Generalmente sono dolci, accompagnate da sciroppo d’acero, confettura o burro d’arachidi, ma anche nutella, miele e marmellate.
Possono essere anche salati, con del burro fuso sul pancake caldo e poi uova, bacon, salmone, verdure grigliate…
La ricetta del pancake ha fatto un lungo viaggio, attraversando continenti e secoli interi per approdare alle nostre tavole, direttamente dagli Stati Uniti, ma le deliziose frittelle farcite con sciroppo d’acero, marmellata, miele o frutta secca non sono state preparate lì per la prima volta.
Nel 500 a.C., infatti, Cratino e Magnete, due commediografi colleghi del bel più celebre Aristofane, menzionano un dolce a base di acqua, olio d’oliva e farina, cotto e tondo, servito con il miele proprio a colazione.
I greci lo chiamavano teganites o tagenites, facendo riferimento al tipo di tegame nel quale venivano preparate, ma possiamo a tutti gli effetti dire (se solo potessimo assaggiare!) che si tratta dell’antenato del pancakes, sebbene senza lievito.
Come ha fatto una focaccina dolce greca a trasformarsi in un dolce simbolo del mondo anglosassone? Come spesso capitava, molte tradizioni e ricette greche sono state assimilate dai romani. Infatti, è documentato che i patrizi amassero le Alica Dolcia, una versione arricchita con le spezie delle teganites greche.
Dovremo aspettare anche molti anni perché nella ricetta venga introdotto un agente lievitante, ma ciò non ha impedito ai pancakes di diffondersi in tutta Europa e in Russia in una forma molto simile alle crêpes.
Ciascun paese, a partire dal Medioevo, preparava la sua variante, alcune delle quali sono sopravvissute fino ad oggi come la Kaiserschmarrn tedesca che viene tagliata a pezzettini e servita con frutta secca e zucchero a velo.
Il successo di questo dolce così semplice e versatile ha raggiunto, sempre nello stesso periodo, anche le isole britanniche dove è stato coniato il nome “pancake”. Infatti ne abbiamo traccia, per la prima volta, in un documento ufficiale del Quattrocento.
Ma, nonostante il nome sia un’eredità inglese, il merito di aver affinato la preparazione del dolce sino a farla assomigliare ai pancakes che mangiamo oggi è tutta olandese.
In Olanda, giustappunto, è dolce tipico il pannekoek e il poffertjes, frittelle cotte in una padella sagomata apposita, servite l’una sopra l’altra, con una spolverata di zucchero a velo.
E dopo un po’ di storia… ecco la ricetta per preparare i pancake arricchiti di una dolce crema alla nocciola, che soddisfa la golosità di tutti: la nutella!
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