Gelato al cioccolato senza gelatiera: la ricetta facile e veloce

In molti saranno d’accordo. Per un buon gelato artigianale può valere la pena fare una lunga coda o anche farsi qualche chilometro in più di macchina. Molto spesso, però, a casa finiamo per ritrovarci con le solite vaschette di gelato industriale acquistate al supermercato. E allora perché non provare a preparare un gelato al cioccolato home made, morbido e cremosissimo?

È molto più semplice e veloce di quel che possiate pensare, non avrete bisogno di gelatiera e neppure dovrete girare ogni mezz’ora il gelato. Solo tre ingredienti da unire, panna, latte condensato e cacao amaro, poi tutto in freezer per almeno 6 ore. Nella ricetta ci sono anche gocce di cioccolato ed estratto di vaniglia, ma non sono indispensabili… Cinque minuti prima di servirlo, tirate il gelato fuori dal freezer e il gioco è fatto! Come sempre trovate la ricetta dopo l’articolo.

Il latte condensato

Il segreto per preparare un buon gelato anche senza gelatiera è l’utilizzo del latte condensato che, per i grassi in esso contenuti, riesce ad impedire al composto di ghiacciare, mantenendolo cremoso. Per un risultato ancora migliore, dopo tre ore in freezer potete mescolarlo ogni mezz’ora ma non è fondamentale. Ma che cos’è, di preciso, il latte condensato?

Non è nient’altro che latte zuccherato a cui è stata tolta l’acqua. Come? Facendola evaporare durante la cottura. Ciò che si ottiene è un composto denso, cremoso e molto dolce, che può tornarvi utile in diverse preparazioni. Nelle cheesecake, nelle bavaresi, per preparare il caramello o, come nella ricetta di oggi, un cremoso gelato senza gelatiera.

Oggi gelato al cacao

Il gelato che andremo a preparare tra poco è al cioccolato o, per essere più precisi, al cacao. Eh, si, perché non sono la stessa cosa. Già saprete, probabilmente, che il cacao viene coltivato, la sua pianta è originaria dell’America meridionale, mentre il cioccolato è il frutto della lavorazione del cacao unito a diversi altri ingredienti. Quello che, invece, forse ignorate è che non esiste un’unica varietà di cacao, ma ben tre, il Criollo, il Forastero e il Trinitario. Per non parlare, poi, della miriade di sottovarietà.

Forastero, Criollo e Trinitario

Tutto ha inizio con piante di cacao coltivate in due diverse regioni, sulle Ande, in Venezuela, e nella foresta amazzonica, in Brasile. Nella prima le piante si sviluppano dando vita alla varietà Criollo, nella seconda alla varietà Forastero, ognuna delle due con un proprio patrimonio genetico.

Oggi il cacao Criollo si coltiva in Venezuela, Colombia e Perù ed è il più pregiato ma anche il meno diffuso, tanto da rappresentare solo lo 0,001% del cacao consumato nel mondo. La sua pianta è molto poco resistente agli attacchi dei parassiti ed è per questo che la sua produzione è molto bassa e il suo prezzo piuttosto elevato.

La maggior parte del cacao che consumiamo appartiene, invece, alla varietà Forastero, molto più resistente, con una resa maggiore e prezzi più contenuti. La sua qualità, però, è decisamente inferiore a quella del Criollo. Viene coltivato soprattutto in Africa. Il mondo del cacao non si può, però, ridurre in sole due o tre tipologie, viste soprattutto le migliaia di sottovarietà esistenti. Tanto per fare un esempio pensate ad una sottovarietà, il cacao Nacional dell’Ecuador, geneticamente un Forastero ma dall’aromaticità molto più raffinata, con una qualità, quindi, superiore.

Arriviamo, infine, alla terza varietà, il cacao Trinitario, che rappresenta l’8% del raccolto mondiale e prende il nome dall’isola di Trinidad. Qui nel ‘700 tutte le piante di Criollo vennero distrutte in seguito ad una una catastrofe naturale. Alcuni decenni dopo si decise, così, di seminare una varietà di cacao meno delicata, il Forastero, ma sorprendentementente ne nacque una ancora diversa, il cosiddetto Trinitario. La spiegazione è semplice: il Criollo non era, in realtà, sparito del tutto, ma ne erano rimaste alcune tracce nel terreno. Mescolatesi con i semi del Forastero, avevano dato vita ad un ibrido, un prodotto simile al Criollo per la qualità elevata ma molto più resistente alle malattie.

Preparazione

  1. Unite in una boule il latte condensato con il cacao setacciato, il pizzico di sale e l’estratto di vaniglia. Mescolate bene. Poi incorporate le gocce di cioccolato.
  2. Montate ora la panna e unitela al composto di cioccolato mescolando dal basso verso l’alto, in modo da non smontarla.
  3. Trasferite, poi, tutto in uno stampo da plumcake e coprite con pellicola ma non a contatto!
  4. Ponete il gelato in freezer e lasciatelo lì per almeno 6 ore, non è necessario girarlo…
  5. Cinque minuti prima di servirlo, ricordate di tirarlo fuori dal freezer.

Roberta Zannoni

Piemontese, ma di origini venete, vive in un grazioso paesino con tanto di castello…Il suo primo dolce? Una golosissima torta al cioccolato preparata in un cottage nell'Hertfordshire.

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Roberta Zannoni

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