Cassatelle siciliane di Carnevale
Una sorta di grandi ravioli dolci, al cui interno c’è un impasto di ricotta e vengono fritte e servite durante le feste di Carnevale. Sono un prodotto tipico siciliano e ne esiste anche una versione salata
Le Cassatelle sono una sorta di grandi ravioli dolci, al cui interno c’è un impasto di ricotta (volendo anche di pecora) che vengono fritte e servite durante le feste di Carnevale. È un prodotto tipico siciliano e vi è anche una versione salata. Nella cucina trapanese, infatti viene preparata come primo piatto, cucinata con il brodo di carne o pesce, ma anche condita con un ragù di carne. La pasta viene farcita con ricotta, prezzemolo e un pizzico di sale (senza zucchero) e poi bollita.
Cassatelle siciliane di Carnevale salate
Esiste anche una variante con ripieno di pasta di ceci. I legumi vengono fatti bollire e poi passati ancora caldi in un setaccio o addirittura nel passa pomodoro per creare una pasta, alla quale viene aggiunto lo zucchero ed il vino cotto e per l’appunto usata come ripieno per le cassatelle: ecco una variante tradizionalmente dell’entroterra ennese!
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La nostra aggiunta è stata la scorza dell’arancia grattugiata nell’impasto. Rispetto poi alla classica ricetta delle Cassatelle queste non hanno le gocce di cioccolato (che però si possono aggiungere) nella crema di ricotta e, sopratutto, non sono spolverate con lo zucchero a velo ma ripassate, come le classiche frittelle, nello zucchero semolato, al quale si può aggiungere della cannella: per questo motivo sia l’impasto sia la crema sono poco zuccherati.
Queste frittelle non contengono uova né burro, ma farina, olio, acqua, vino o liquore, zucchero e sale, e spesso vengono preparate con la farina 00, ma la ricetta tradizionale prevede l’uso della farina di semola di grano duro che la rende rustica come le vere ricette siciliane di un tempo.
Infine usando un coppapasta più grande (diametro di 12 cm) con le dosi indicate si ottengono circa 25 cassatelle medio/grandi. Usando il coppapasta da 8 cm otterrete un numero maggiore di dolci, di dimensioni più piccole, che corrispondono a quelle tradizionali.
Preparazione
- Mescolare la farina con lo zucchero, il sale, l’olio, il marsala (o il vino).
- Aggiungere l’acqua a filo impastando fino a quando non si formerà una palla compatta ed elastica.
- Lasciare riposare l’impasto per circa 30 minuti.
- Nel frattempo preparare la crema frullando la ricotta con lo zucchero.
- Stendere l’impasto (poco alla volta) con il matterello o meglio ancora usando la macchina per fare la pasta, in modo da ottenere una sfoglia il più sottile possibile (2-3 mm).
- Ricavare tanti cerchi con un coppapasta (o un piattino per tazzina da caffè) del diametro di circa 8 cm.
- In ogni cerchio mettere al centro un poco di crema e rinchiudetelo a metà, formando una mezza luna.
- Premere con le dita le due parti di pasta che chiudono il cerchio in modo da farle aderire bene e poi premere con i rebbi di una forchetta per sigillare.
- Friggere in olio caldo (non abbondante: riempite la padella per circa 1-2 cm di altezza), girandole a metà cottura in modo che risultino dorate da entrambi i lati.
- Scolarle, fare assorbire l’olio in eccesso dalla carta assorbente e ripassare nello zucchero semolato mescolato a cannella.
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