Mai come in questi anni cucinare è diventato di moda. Sarà perché finalmente è stato rivalutato il ruolo di cuoco, sarà per la creatività e la soddisfazione che si prova a sfornare manicaretti, fatto sta che ultimamente trovare qualcuno a cui non piace cucinare sta diventando piuttosto raro.
Così, inevitabilmente, il livello generale delle sfide si alza. Se ormai un soufflè è cosa da tutti i giorni, occorre trovare altri stimoli per mettersi alla prova. A esempio quelle preparazioni da sempre riservate ai veri professionisti come i lievitati a lunga preparazione (panettone e pandoro in testa alla lista), teoricamente difficili da riprodurre in casa, anche perché disporre delle attrezzature speciali non è cosa da tutti.
Ma forse non è più così, i corsi spopolano e piccoli chef crescono: pasticcieri di tutto il mondo arrendetevi, siete circondati! Se volete velocizzare potete realizzare la colomba con il Bimby, ma con qualche accorgimento ormai anche la colomba più classica è perfettamente riproducibile nelle cucine casalinghe e qui c’è la prova.
Avvertenza: che usiate lievito di birra, come nella ricetta proposta, oppure che preferiate il lievito madre, tra impasti e tempi di riposo dovrete prevedere una giornata di tempo. Meglio sarebbe fare il primo impasto la sera precedente e lasciarlo riposare la notte, prima di cominciare la preparazione vera e propria della colomba.
Se poi utilizzate la pasta madre dovrete avere l’accortezza di rinfrescarla tre volte a distanza di 4 ore prima di procedere alla lavorazione, utilizzando esclusivamente la farina che metterete nell’impasto.
La pasta acida o lievito madre è un lievito completamente naturale creato a partire da farina e acqua lasciati fermentare all’aria che, grazie ai batteri naturalmente presenti, scinde gli zuccheri che daranno origine alla lievitazione. Il lievito di birra, che come dice il nome arriva dalla lavorazione della celebre bevanda, agisce nello stesso modo. Ma la differenza sta nei diversi tipi di batteri presenti e nel fatto che nel lievito madre, oltre alla fermentazione alcolica, si ha anche quella lattica che darà al prodotto finale un gusto e una sofficità particolari, ma soprattutto ne prolungherà la durata nel tempo.
Se poi siete anche curiose di sapere da dove nasce questo dolce, sappiate che le sue origini risalgono al periodo longobardo, VI secolo d.C., e che tracce della colomba pasquale si trovano in racconti sulla regina Teodolinda e su San Colombano, nomen omen, che pare con la colomba abbia fatto miracoli e che non a caso viene sempre raffigurato con il bianco pennuto sulla spalla.
A re Alboino, che aveva assediato Pavia, pare invece sia stato offerto per la prima volta, in segno di pace, una pane bianco e dolce a forma appunto di colomba, da sempre simbolo legato alla pace anche se, a onor del vero, la colomba a dispetto del suo candido apparire è un uccello piuttosto combattivo e poco incline al perdono. Ma tant’è, da millenni gode di immeritata fama e ce ne faremo una ragione cogliendo il buono che c’è in lei.
E il buono lo colse anche il sig. Dino Villano, direttore marketing della Motta, nota casa dolciaria milanese che negli anni ’30 pensò bene di produrre un dolce per il periodo pasquale che riproducesse i fasti del panettone natalizio. E ci riuscì, presto imitato da altre aziende che contribuirono a fare di Milano l’eccellenza industriale che tutti conosciamo.
Da lì in poi la colomba prese letteralmente il volo, declinata in tante varianti, dal limoncello al cioccolato, dai pistacchi ai frutti di bosco ce n’è davvero per tutti i gusti.
La ricetta qui sotto spiega come preparare quella tradizionale con mandorle e canditi, ma una volta capito i trucchi potete sbizzarrirvi e chiudere le libagioni con il liquore al limoncello fatto in casa. In alternativa accostate alla colomba le classiche bollicine e aggiungete un tocco goloso dal gusto fresco, accompagnandola con una crema di limoncello preparata con il Bimby oppure con la crema di limoncello tradizionale e il successo del pranzo sarà garantito. E se vi rimane potete riciclarla in un goloso tiramisù.
Buona Pasqua!
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