Il bonèt è un dolce tipico piemontese, una sorta di budino ma più compatto, di antichissima tradizione. Preparato soprattutto nel territorio di Langhe e Monferrato, questo dolce è preparato con amaretti secchi, altro tipico prodotto piemontese, e il cacao, arrivato però più tardi in Italia e in Piemonte.

Prima che il cacao arrivasse in queste zone, veniva però preparato un bonèt più semplice e casalingo, che oggi è persino difficile da trovare nei ristoranti di cucina tipica, se non in alcune zone del Monferrato.

Si tratta del bonèt bianco, detto anche “alla monferrina“, un budino agli amaretti altrettanto goloso e che si prepara quasi allo stesso modo del più famoso bonèt che oggi tutti conosciamo, ma chiaro, senza il cacao a dare il classico colore al dolce tradizionale piemontese.

Perché si chiama bonèt?

L’origine del nome di questo dolce è incerta. Esistono diverse scuole di pensiero: chi dice che il bonèt, in dialetto “cappello”, venisse servito alla fine del pasto facendo da cappello al menu. Oppure perché il cappello era l’ultimo indumento indossato dagli uomini prima di uscire.

Altri sostengono che il nome di questo dolce tipico derivi dalla forma dello stampo originariamente utilizzato per la sua realizzazione, che ricordava un cappello da cuoco.

Oggi il bonèt viene per lo più preparato a mattonella, in uno stampo da plumcake, con gli amaretti secchi disposti in superficie. Il bonèt bianco può essere preparato allo stesso modo, oppure in stampi classici da budino, anche nelle monoporzioni.

Preparazione

  1. Iniziate a tritare grossolanamente gli amaretti e distribuirli sul fondo di uno stampo da budino imburrato.
  2. A parte, sbattete le uova e i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere una crema chiara e spumosa.
  3. In un pentolino scaldate il latte, poi aggiungete una bustina di vanillina (o i semini di un baccello di vaniglia) e mescolate bene.
  4. Aggiungete il latte alle uova sbattute con lo zucchero, poi versate il tutto nello stampo.
  5. Fate cuocere il bonèt bianco in forno, a bagnomaria, a 180°, per circa 30 minuti. Controllare sempre la cottura del bonèt con uno stecchino: se ne esce pulito, il bonèt è cotto.
  6. Sfornate, fate raffreddare e poi mettete in frigo a riposare per tutta la notte.
  7. Sformate il budino e servite, a piacere, con la salsa al caramello.

Francesca Guglielmero

Piemontese di nascita e ligure di adozione, ho aperto il mio blog Maccaroni Reflex nel 2013, spinta dalla passione per la scrittura e la fotografia. Negli anni ho iniziato a creare contenuti per la promozione del territorio in ambito enogastronomico, per il mio spazio e per siti e testate web con cui collaboro. Scrivo articoli proponendo ricette della tradizione, creo foto e video per siti e social, il tutto condito da tanto amore per la cucina e per il territorio, soprattutto Piemonte e Liguria.

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