Biscotti con farina di grano saraceno senza zucchero

Al giorno d’oggi sempre di più sono le persone che soffrono di una qualche intolleranza. Al glutine, al lattosio, alle uova, al lievito di birra o alla frutta secca sono solo le più comuni. E non dimentichiamo quelle categorie che non hanno intolleranze ma devono, comunque, escludere dalla propria dieta determinati alimenti. Pensate solamente ai diabetici che devono privilegiare un’alimentazione povera di zuccheri. Preparare una ricetta “senza” non equivale, però, a servire in tavola piatti poco invitanti, anzi! I biscotti di grano saraceno di oggi, pur essendo senza glutine e senza zucchero, sono invitanti e golosi proprio come i classici frollini preparati con zucchero semolato e farina di grano tenero!

La ricetta

Il procedimento è lo stesso di quello seguito per i frollini. Si inizia mescolando insieme burro e stevia fino ad ottenere una crema. Al composto si aggiungono, poi, i soli tuorli, in modo che i biscotti diventino belli friabili, infine la farina. Un’impastata veloce e il panetto sarà pronto! I passi successivi sono riposo della frolla in frigorifero, stesura del panetto, formazione dei frollini e cottura in forno.

Trovate la ricetta dettagliata dopo l’articolo. Ma qual è la sua particolarità? Il fatto che la farina utilizzata non sia la solita 00 bensì quella di grano saraceno, da non confondere con il grano e nemmeno con il granoturco. Cerchiamo ora, però, di fare un pò di chiarezza.

Grano saraceno, grano e granoturco: un po’ di chiarezza

Il grano e il granoturco sono entrambi cereali, visto che appartengono alle piante graminacee. Nel caso ve lo stiate chiedendo, il grano é il frumento, quello da cui si ricava la farina di grano tenero, come la 00. Mentre il granoturco è il mais, quello da cui si ricava la farina di mais, che usiamo ad esempio per preparare la polenta.

Chiarito ciò, possiamo concentrarci sul grano saraceno, dal sapore rustico, di nocciola e dal retrogusto un po’ amarognolo. Appartiene alla famiglia delle poligonacee e, a dispetto del nome, non è un grano né tantomeno un cereale. I suoi semi, di forma triangolare e senza il classico taglio centrale, sono molto diversi da quelli del frumento. Ma le differenze tra i due non si fermano qui…

Il grano saraceno è privo di glutine, adatto quindi ai celiaci, ed è anche più leggero e digeribile. È, inoltre, molto ricco di proteine e di grassi, quelli buoni. Attenzione, però, perchè tende ad inibire la lievitazione; sarà, quindi, bene utilizzarlo in abbinamento ad altre farine nel caso vogliate, ad esempio, preparare una pizza!

La farina di grano saraceno: non solo Valtellina

Piatti preparati grazie alla farina di grano saraceno si possono trovare in svariate parti del mondo. Un esempio sono i bliny salati, una specialità russa, una sorta di pancake lievitati. Mentre in Giappone, con il grano saraceno, si preparano delle fettuccine chiamate Soba. E, ancora, in Francia, potrete gustare le gallettes de sarrasin, crepes salate tipiche della Bretagna.

L’utilizzo della farina di grano saraceno è, comunque, piuttosto diffuso anche in Italia, soprattutto in settentrione. Per la maggior parte viene, però, importato dall’estero e il motivo è semplice. La sua coltivazione sui terrazzamenti, pur molto estesa all’inizio dell’800, ha finito per rivelarsi troppo faticosa, così come la sua raccolta. E, nel frattempo, sono intanto emerse colture maggiormente produttive.

Da noi si trovano piatti tipici a base di farina di grano saraceno più che altro in Valtellina. Qui potrete gustarvi la polenta taragna, preparata, a seconda della zona, con farina di grano saraceno e farina di mais oppure anche solo con la prima. Ma anche gli sciatt, delle frittelle di farina di grano saraceno e farina di frumento, per non parlare dei famosi pizzoccheri, tagliatelle preparate con un mix di entrambe le farine.

Preparazione

  1. Lavorate il burro ammorbidito con la stevia in modo da ottenere una crema.
  2. A questo punto unite i tuorli e, una volta incorporati, anche la farina di grano saraceno e il pizzico di sale. Se serve potete aggiungere 1 cucchiaio di latte.
  3. Impastate velocemente, formate un panetto, ricopritelo con la pellicola e ponetelo in frigorifero.
  4. Trascorsa mezz’ora, potete tirarlo fuori, stenderlo con l’aiuto del mattarello e formare i biscotti con un coppapasta.
  5. Trasferiteli su una teglia foderata con carta forno e infornateli a 180° per 10 minuti. Poi controllate e, se sono cotti, spegnete ed estraeteli dal forno.

Roberta Zannoni

Piemontese, ma di origini venete, vive in un grazioso paesino con tanto di castello…Il suo primo dolce? Una golosissima torta al cioccolato preparata in un cottage nell'Hertfordshire.

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Roberta Zannoni

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