Avete mai pensato di poter rinunciare a quei prodotti industriali che per molti di noi sono alla base di una cucina più gustosa? Produrre da sè il dado per il brodo vegetale può essere un primo passo in questa direzione, vediamo come.
Mi sono definitivamente convertita al dado fatto in casa un giorno che ero al supermercato davanti allo scaffale dei sughi pronti e dadi per brodo. Già da tempo avevo sostituito il classico dado in cubetto con il dado in polvere perché mi sembrava che si potesse dosare meglio e quindi se ne potesse utilizzare di meno, oppure distribuirlo direttamente sulle verdure o nel risotto.
Il passaggio successivo per me è stato quello del dado di verdure senza glutammato perché, diciamocelo, al giorno d’oggi un “senza” ci riempie davvero il cuore; con tutto quello che sentiamo dire sugli ingredienti presenti nei cibi che acquistiamo, sapere che possiamo avere un dado “senza qualcosa” è davvero di conforto. Quel giorno al supermercato mi cade l’occhio su un bollino giallo che sovrastava metà etichetta: 25% di verdure in più. Fantastico! In realtà mi sorge subito il dilemma sugli elementi messi a paragone: 25% in più di verdure rispetto a cosa? Ce l’hanno insegnato alle elementari che se fai un confronto devi indicare entrambe i termini di paragone.
Mi viene da pensare che i casi sono due: o il confronto è rispetto agli altri dadi o che è rispetto alla versione precedente della stessa marca. Mi convinco che sono davanti alla versione 2.0 del dado granulare, senza glutammato e con il 25% di verdure in più rispetto alla versione 1.0. Per confortarmi giro la confezione e mi metto a controllare l’etichetta (che bello quando si può andare a fare la spesa con calma e decidere in santa pace cosa infilare nel carrello!). Forse non riesco a leggere bene, ma mi sembra proprio che ci sia scritto che il suddetto dado contenga ben il 2% di verdure!
Già, perché di alternative al dado ce ne sono tante e tutte valide. La prima soluzione è quella delle nostre nonne,e non dico delle nostre mamme perché è stata proprio la loro generazione a portare per prima in tavola questi prodotti che sembravano la salvezza della cuoca moderna. Cosa facevano le nostre nonne? Il brodo di verdure con carote, cipolle e sedano, che poi a noi, dopo la minestrina, ci toccava sempre mangiare le carote bollite e se ci andava bene c’era anche qualche patata, se no cipolle. Altrimenti la domenica c’era il brodo di carne, con bollito annesso, ma non è che si poteva fare tutti i giorni, e così il brodo della domenica ti perseguitava per il resto della settimana: il lunedì “puro”, poi sempre più allungato, finché il giovedì diventava acqua.
Scherzi a parte credo che queste due soluzioni siano tutt’oggi le migliori, ma possiamo coniugare la praticità del dado con la genuinità del brodo “vero” producendo da noi il dado di verdure e il dado di carne, riponendolo in un vasetto ben chiuso e tenendolo in frigorifero fino a un paio di mesi.
Questo dado lo potete usare sia per fare ottime minestrine o minestroni sia per insaporire le verdure cotte in padella, come le patate o le zucchine.
A proposito, alla fine non avrà più l’aspetto di un dado (quello a sei facce intendo), assomiglierà di più a una pappetta, ma non lasciatevi sconfortare dall’aspetto che lo penalizza, provatelo!
Come verdura a scelta potete aggiungere quella che più preferite e se lo desiderate potete anche sostituire le zucchine con qualche cosa di più stagionale; il pomodoro invece serve proprio, ma se non siamo in stagione potete usare tranquillamente una passata (magari fatta da voi a settembre). Una volta avevo un avanzo di minestrone surgelato a quindici verdure e ci ho messo anche quello: come si dice, tutto fa brodo! Tenete però conto che ci sono delle verdure che hanno un sapore preponderante rispetto alle altre e che se le utilizzerete il loro sarà il gusto finale del vostro dado: mi riferisco per esempio al cavolfiore o ai finocchi.
Se avete problemi ad usare così tanto sale potete sostituirne metà della dose con del miso, lo trovate nei negozi che vendono prodotti etnici o biologici.
Andare in vacanza con la propria migliore amica può essere un’esperienza indimenticabile, ma anche una…
Il weekend di metà agosto si apre con energia, voglia di leggerezza e nuove emozioni.…
Il ciambellone all’acqua con pesche è un dolce semplice e genuino, perfetto per la colazione…
Le melanzane ripiene di riso integrale, pomodorini e olive sono un piatto completo, profumato e…
Con il caldo estivo e l’umidità, mantenere le sopracciglia definite e ordinate può diventare una…
La settimana centrale di agosto porta con sé emozioni forti, nuovi inizi e momenti di…