Quando si nomina il cheesecake subito si pensa alla pasticceria americana con le sue torte altissime, dolcissime e ipercaloriche. In realtà il cheesecake (letteralmente torta di formaggio) è un dolce che viene preparato in tutto il mondo, da millenni, in decine di varianti differenti.
Parlare quindi di “vera” ricetta del cheesecake non ha senso perché in ogni luogo lo si cucina con stili diversi. Ad esempio in Irlanda, Australia e Nuova Zelanda la base di biscotti è ricoperta di frutta e il dolce non viene cotto, in Bulgaria esiste la variante con le arachidi, in Svezia viene aggiunto il caglio e si serve caldo, in Asia si inserisce polvere di the giapponese (matcha) ed è molto meno zuccherato e infine in Belgio si unisce, ovviamente, il cioccolato!
Sul formaggio da utilizzare si apre un mondo talmente vasto da rendere superflua qualsiasi dissertazione delle varie scuole di pensiero, perché ogni paese utilizza il formaggio suggerito dalla tradizione locale che meglio si addice alla ricetta: ricotta e robiola nella ricetta servita in una famosa catena di pasticcerie americane, mascarpone, ricotta o formaggio quark in Italia, formaggio neufchatel in Francia, twaróg in Polonia e così via.
L’abitudine di utilizzare il formaggio che porta il nome della città di Philadelphia arriva dalla Germania dove il Kasekuchen (traduzione tedesca di cheesecake), si prepara freddo e senza cottura in forno. Va da sé che ogni formaggio influenza notevolmente il risultato finale ma non solo come sapore, perché modifica anche il modo in cui gli altri ingredienti si legano nel dolce.
Curioso notare che nel paese che sembrerebbe avergli dato i natali, la Grecia, il cheesecake sia in realtà una preparazione salata, servita come antipasto con il nome di tiròpita. Tuttavia la versione più conosciuta è il New York Cheesecake, che prevede l’uso del formaggio quark, dei biscotti Digestive e della panna acida.
La versione della ricetta che segue è una variante fruttata del NY cheesecake, dove la ciliegia non è usata solo come decorazione ma viene anche messa nella crema per accentuare il sapore di frutta, rendere più estivo il dolce e dare un tocco di colore all’insieme. La finitura potrà comunque anche essere quella più famosa a base di panna acida, nella ricetta vengono spiegate entrambe le versioni, a voi la scelta!
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