C’è un film francese, “Le donne del sesto piano”, il cui protagonista, il signor Jobert, un serioso agente di borsa, ha un’unica ossessione nella vita: la cottura dell’uovo alla coque. Perché se non è più che perfetta, dice, la colazione sarà irrimediabilmente rovinata e così l’intera giornata. L’uomo sostiene, in particolare, che l’uovo debba essere cotto per tre minuti e cinquanta secondi esatti.
Fissazioni a parte, preparare un uovo alla coque può sembrare semplice ma non è, in effetti, impresa da sottovalutare! È tutto un gioco di equilibrio tra le due consistenze del tuorlo, che deve rimanere semi-liquido, e dell’albume, che deve invece rapprendersi. Ecco, allora, poche ma fondamentali regole per ottenere un perfetto risultato.
Dal momento che, in questa preparazione, il tuorlo rimane praticamente crudo, dovete innanzitutto procurarvi uova freschissime. Uova rigorosamente a temperatura ambiente perché, se troppo fredde, potrebbero creparsi a contatto con l’acqua bollente.
E poi il dubbio amletico: si parte da acqua fredda o da acqua calda? Tranquilli, perché in qualunque modo facciate, va sempre bene. Potete immergere l’uovo in acqua fredda e poi portare ad ebollizione ma anche inserire con delicatezza l’uovo nell’acqua che già bolle. In ogni caso è sempre bene aggiungere nel pentolino un pizzico di sale e un goccio di aceto per far rassodare più velocemente l’albume e non rischiare che fuoriesca.
Affrontiamo, ora, la delicata questione dei tempi di cottura. Da quando l’acqua bolle, un uovo di medie dimensioni deve indicativamente cuocere per tre minuti, che possono diventare quattro se le sue dimensioni aumentano. Subito dopo è importante passare l’uovo sotto l’acqua fredda ma solo per qualche secondo, in modo da fermare immediatamente la cottura mantenendo comunque l’uovo alla coque ancora tiepido.
Qual è il momento migliore per gustare un perfetto uovo alla coque? Difficile rispondere a questa domanda perchè, a dire il vero, ogni occasione è buona per un uovo alla coque. Potete portarlo in tavola per una ricca colazione, accompagnandolo magari con pane tostato, burro e marmellata.
Ma anche servirlo, questa volta in versione salata, come antipasto a pranzo o a cena. In questo caso, una volta rotto il guscio, sarà perfetto aggiungere al tuorlo un pizzico di sale oppure una grattugiata di formaggio o perché no, anche un trito di erbe aromatiche.
Ora conoscete tutti i segreti per preparare un ottimo uovo alla coque ma attenti a non confonderlo con altre due preparazioni in parte simili, l’uovo barzotto e l’uovo sodo. Sempre di uovo bollito si tratta ma tempi di cottura e risultato ottenuto sono diversi in ognuna delle tre ricette.
Se nell’uovo alla coque, con i suoi tre minuti di cottura, l’albume resta cremoso e il tuorlo semi-liquido, l’uovo barzotto ha una cottura di circa cinque minuti, un albume completamente rappreso e un tuorlo morbido. E i tempi di cottura aumentano ulteriormente, arrivando ad otto minuti, per l’uovo sodo, caratterizzato da tuorlo e albume entrambi compatti, appunto sodi.
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