Vivienne Westwood Red Label SS 2016 specchio del mondo
Nasce da una riflessione sul significato dell’essere e dell’essere in rapporto all’uomo e alla natura, alla sua bellezza e meraviglia, l’ispirazione della collezione primavera-estate 2016 Vivienne Westwood Red Label presentata alla London Fashion Week.
Per la stilista britannica signora del punk, infatti, “una buona vita è quella che rispecchia il mondo” e da questo presupposto ha costruito una serie di capi che ne sono la rappresentazione immaginifica e fashion.
Si ispira ed è omaggio all’uomo, alla natura e alla loro emanazione nell’arte la proposta primavera-estate 2016 Vivienne Westwood Red Label, un mix di elementi peculiari della fashion designer – come corsetti e suggestioni storiche – forme copiate al regno vegetale e animale e una nuova leggerezza.
Severe fantasie floreali che evocano arazzi fiamminghi del XVI secolo, gonne e pantaloni voluminosi e strutturati, materiali come seta e pizzo, drappeggi e camicie accollate rappresentano la continuità stilistica della collezione, mentre complesse lavorazioni del tessuto e sofisticati intarsi derivano dall’osservazione della natura e del lavoro di animali antichi e preziosi come le api e i ragni.
I materiali sono anch’essi un “crogiolo” di stoffe diverse, con l’utilizzo pure di un “tessuto invecchiato con una storia di sopravvivenza” a completare un’opera di esplorazione e magnificazione dell’arte e della conoscenza umana, nel nome di una nuova consapevolezza.
Oltre che per gli abiti, la sfilata della collezione Vivienne Westwood Red Label primavera-estate 2016 ha catturato l’attenzione della stampa e dei media per la protesta inscenata da un gruppo di manifestanti – invero molto glamour – all’inizio dello spettacolo.
La crew della stilista britannica, infatti, è salita in passerella indossando grandi corone di carta colorata sulla testa ed esponendo cartelli con su scritto “l’austerità è un crimine“ e “il fracking è un crimine“, in aperta contestazione della dipendenza della società dai combustibili fossili.
Una manifestazione che non ha nulla di pubblicitario né di predisposto per fare “scandalo”, ma che rispecchia la filosofia e i valori di Vivienne Westwood, da sempre impegnata in politica e in prima linea nel sociale per quanto concerne temi come l’ambiente, il clima e la giustizia.
Del resto, la collezione stessa lo dimostra, con il suo essere “specchio del mondo” attraverso la comprensione della sua bellezza globale e di quella della razza umana, che non è che un frammento del grande mosaico della natura. La quale, a sua volta, deve essere rispettata e amata nella sua grandiosa complessità e nel suo mistero.
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