Prada aveva proprio “fame” di nuove (dolci) acquisizioni. Così, dopo che LVMH ha battuto sul tempo la maison meneghina con l’acquisto della pasticceria Cova, è di questi giorni la notizia che Miuccia Prada e Patrizio Bertelli si sono aggiudicati l’80% della Angelo Marchesi Srl. Per chi non sapesse di cosa si tratta, proprio come Cova, anche Marchesi è uno storico nome della pasticceria milanese, la cui fondazione risale ai primi del XIX secolo, 1824 per l’esattezza.
Pasticceria, cioccolato di qualità, ma soprattutto panettone sono i punti di forza della patisserie di via Santa Maria alla Porta 11.
Ma perché una maison di moda come Prada dovrebbe interessarsi all’acquisizione di altri marchi che non hanno nulla a che vedere con il fashion? Il semplice fiuto per gli affari non basta. E infatti c’è molto di più. Come spiega il brand in una nota, Prada sta puntando al proprio rafforzamento e alla valorizzazione attraverso progetti collaterali che hanno come centro Milano, città che ha dato i natali alla griffe e che da sempre rappresenta il quartier generale del marchio. Ad ogni modo, Angelo Giovanni Marchesi vestirà ancora il ruolo di amministratore delegato della società e resterà coinvolto all’interno della gestione della azienda.
Se per Marchesi questa acquisizione rappresenta un modo per garantire lo sviluppo e la continuità della società che proprio come Prada si basa da sempre su due saldi principi (qualità ed eccellenza), l’obiettivo di Patrizio Bertelli, CEO della maison, è quello di far crescere ulteriormente lo storico marchio di pasticceria milanese sempre nel rispetto più totale della tradizione.