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Parigi Fashion Week FW 2016 day 4: dell’importanza dell’essere felici

Felicità, self confidence e ottimismo per il futuro sono i temi portanti del quarto giorno di sfilate della Parigi Fashion Week FW 2016-2017.
Un giorno perfetto? Quello in cui non accade nulla, secondo la filosofia della sfilata Undercover FW 2016-2017. Photo credits: Undercover on Instagram
Eccentricità e ottimismo fanno da fil rouge alla collezione Undercover FW 2016-2017. Photo credits: Undercover on Instagram
Unconventional, ma anche attuale e portabile la proposta Undercover FW 2016-2017. Photo credits: Undercover on Instagram
Il benessere e la self confidence fanno da fil rouge alla proposta Isabel Marant FW 2016-2017. Photo credits: Isabel Marant on Instagram
E' una donna positiva e ottimista quella proposta da Isabel Marant FW 2016-2017. Photo credits: Isabel Marant on Instagram
Eleganza come declinazione dello stare bene con se stesse: Isabel Marant FW 2016-2017. Photo credits: Isabel Marant on Instagram
Issey Miyake guarda al futuro con ottimismo con la sua collezione FW 2016-2017. Photo credits: Issey Miyake on Instagram
La nuova tecnologia utilizzata per la proposta Issey Miyake FW 2016-2017 permette di creare abiti e accessori da una sola pezza di materiale. Photo credits: Issey Miyake on Instagram
L'eleganza futuristica di Issey Miyake FW 2016-2017. Photo credits: Issey Miyake on Instagram
Avanguardia ed eleganza si fondono da Loewe FW 2016-2017. Photo credits: Loewe on Instagram
Un look della collezione Loewe FW 2016-2017. Photo credits: Loewe on Instagram
Sembrano regine guerriere di un'altra galassia le donne Loewe FW 2016-2017. Photo credits: Loewe on Instagram
I capi della collezione Dior FW 2016-2017 sono pervasi da un'indiscutibile "dioritudine". Photo credits: Dior
Dopo l'addio di Raf Simons, l'estetica della collezione Dior FW 2016-2017 è interlocutoria, ma non in stand by. Photo credits: Dior
Un look della collezione Dior FW 2016-2017. Photo credits: Dior
Abito lungo della collezione Dior FW 2016-2017 disegnata da Serge Ruffieux e Lucie Meier. Photo credits: Dior

Mentre l’inverno inizia a cedere timidamente il passo alla primavera, la moda guarda già all’autunno con la Settimana della Moda di Parigi, ma in passerella non c’è spazio per la malinconia della stagione fredda. Le collezioni FW 2016-2017 che sfilano il quarto giorno sono piene di energia e colore e invitano le donne a essere felici indossando ciò che le fa stare bene con se stesse.

Un giorno perfetto per essere felici

Un giorno perfetto? “Uno in cui non succede niente”. E’ questa l’ispirazione di A Perfect Day, la collezione autunno-inverno 2016-2017 di Undercover, che fa della libertà di essere tutto quello che si vuole e dell’unconventional mood il proprio fil rouge. Il risultato sono look eccentrici eppure attuali, informali eppure eleganti, dedicati a donne di tutte le età, come sottolineano le modelle in passerella: giovanissime e agée. Un’idea di moda e di stile che va oltre il divertissement fine a se stesso, perché gli abiti di Jun Takahashi hanno una forte connotazione “reale”, a partire dai pantaloni palazzo a vita alta in fake astrakan per arrivare ai cappotti drappeggiati in morbida lana. L’accezione più favolistica è presente nel nightwear, con abiti da sera degni della Regina di Cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie, e negli accessori, il cui pezzo cult sono corone bianche e dorate che riproducono intrecci di rami, corna di animali e delicati ricami.

Non è una fiaba, ma è ugualmente leggera e spensierata la filosofia che anima la proposta per la prossima stagione di Isabel Marant, che veste una donna felice, ottimista e che sta bene con se stessa. Tra suggestioni anni ’80, influenze punk, rock e grunge, la stilista propone cappotti oversize a uovo e destrutturati, maxi cardigan e pullover college, gonne in pelle con zip e pantaloni relaxed. I colori sono caldi e naturali e c’è un grande quantità di animalier e quadri a sottolineare la vocazione sensuale e casual della collezione. C’è spazio anche per un dettaglio di stile vezzoso, che assume la connotazione di signature look, ovvero una cintura alta declinata in pelle, latex e tessuto con grande fibbia che segna la vita.

Verso il futuro, con ottimismo

Con la collezione fall-winter 2016-2017 Issey Miyake trasporta pubblico e addetti ai lavori nel futuro, un futuro colorato, positivo e ottimista. Come spiegato dallo stilista, la sua missione è quella di andare “oltre, per raggiungere la bellezza ancora invisibile e sconosciuta racchiusa in un pezzo di stoffa”. La nuova tecnica messa a punto dalla maison permette infatti di realizzare capispalla, vestiti, top, pantaloni e gonne a partire da un’unica pezza di materiale. Un approccio informatizzato, che dà forma a capi dai colori e dalle fantasie vibranti ed energetiche, morbidi e all’opposto strutturati e geometrici, ma sempre caratterizzati da una grande vestibilità e da uno stile discreto e sofisticato.

Portabilità ed eleganza sono le due direttrici lungo le quali si muove anche la proposta per la prossima stagione di Loewe disegnata da Jonathan Anderson. Il fashion designer nord-irlandese fa dell’avanguardia e della sperimentazione i suoi punti di forza e si presenta a Parigi con una collezione lussuosa e contemporanea, in cui design, cura per il dettaglio e accessori hanno un ruolo di primo piano. Il risultato sono look sospesi tra passato e futuro, come gli abiti fluidi con bustier rigido che sembrano quelli di una principessa galattica, che hanno in un’eccentricità moderata il proprio marchio di fabbrica.

Guarda al futuro, seppure in un’accezione completamente differente, pure la collezione autunno-inverno 2016-2017 di Dior. Dopo l’addio di Raf Simons, la maison si è trovata nella spinosa situazione di dover creare un’intera linea per le sfilate parigine senza direttore creativo. Una missione alquanto complicata, risolta con classe dalla coppia di sconosciuti stilisti Serge Ruffieux e Lucie Meier. I due non hanno il talento di Alessandro Michele, capace di fare cadere ai suoi piedi anche i critici più feroci alla prima uscita per Gucci, ma con una serie di look caratterizzati da un’indiscutibile dioritudine dimostrano intelligenza e sensibilità creativa e stilistica. Tra linee pulite e volant, volumi definiti e forme morbide e voluttuose, colori polverosi e contrasti, la proposta per la prossima stagione della maison francese è senza dubbio portabile, elegante e glamour e rappresenta un trait d’union tra quello che è stato e ciò che sarà che non è mero stand by (come da Lanvin). Per ora è diffcile stabilire se Ruffieux e Meier sono solo ombre di Simons ed eccellenti replicanti dell’estetica Dior, tuttavia è certo che i due sono dotati di talento e potenziale. Insomma, in attesa di vedere la loro maturazione e di sapere che cosa sarà di una delle case di moda più famose al mondo, il cielo è sereno…

Silvia Artana

Redattrice dai mille interessi scrive per le seguenti categorie tematiche: Turismo, Moda e Bellezza, Lifestyle, Cinema e TV. Ha anche maturato esperienza come Content Specialist, Web Content Editor e Ghostwriter.

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Silvia Artana
Tags: brandDior

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