Intimo sposa: i capi più belli delle collezioni 2016
Poesia dell'intimo di una sposa: breve viaggio tra i capi più belli dell'intimo sposa 2016.
L’intimo: prezioso e ricercato tocco che completa il look della sposa, è visibile a pochi (le testimoni e le amiche più strette) e riservato a uno solo, lo sposo.
Semplici o lavorati che siano, sono così candidi da rivelarsi ipnotici. Forse anche per i capi intimi da sposa vale lo stesso incantesimo dell’abito nuziale: ogni sposa ne vedrà molti e indosserà altrettanti ma capirà sin dal primo momento qual è quello giusto.
E a guardare la gallery con le proposte intimo sposa 2016 sarete investite come Ulisse dal canto delle sirene. Non temete! Non sarà necessario sottrarsi al canto, non vi stiamo tendendo un tranello ma, piuttosto, vi diamo gli spunti giusti per compiere la migliore scelta bridal.
La Perla: pizzo, seta e fior
Sono capi unici, il bianco primeggia in total block pur lasciando qualche piccolo spazio ad avorio e champagne. Sono in pizzo Leavers i grandi fiori adornanti le schiene delle donne, pizzo che arricchisce anche eleganti vestaglie e sottovesti. La notte della sposa è scandita dai toni soavi di una camicia da notte in raso di seta pura e da elementi macramè.
I corpetti sono in pizzo chantilly e in tulle ricamato, di ispirazione primi ‘900. Per non parlare dei body: macramè e tulle insieme creano un gioco di seduzione ben descritto da ‘Macramè Art Body’.
Tra i reggiseni La Perla spicca la raffinatezza del modello a triangolo Merveille: il ricamo di alcuni tralci di pizzo appare in rilievo. Per finire, reggicalze e calze sono tutte finemente lavorate.
Victoria’s Secret: spose seducenti nell’intimo
Seduzione ad alto livello. L’obiettivo dei body Victoria’s Secret sembra chiaro. Pizzo e fiori, un’accoppiata vincente e intrigante nei suoi coordinati: perizoma, shorts, culotte. Il bianco è il colore in primo piano, ovviamente per tradizione e concetto. Ma la palette dell’intimo Victoria’s Secret non esclude i toni dell’azzurro e del nero.
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Intimissimi: poesia underwear
Un gusto antico e soave: baby-doll in seta, culotte a vita alta. L’intimità è una cosa seria, ricca di rito e magia. È degna di un abbraccio intimissimo che ripesca nelle poesie di Petrarca, nei toni aulici di «Erano i capei d’oro a l’aura sparsi».
Underwear code
Se esiste il dress code anche l’intimo ha il suo codice, ovviamente detto (ufficiosamente) underwear code.
Mi ritornano in mente come un’eco le parole di nonna quando diceva «essere ordinata sotto gli abiti è la cosa più importante, non sai mai cosa può accadere: un’emergenza…». Ricordo quelle parole che lasciavano sottintendere senza dire, risuonavano come una minaccia o consiglio che, però, a ben pensarci è vero. Da qui l’attenzione per il codice intimo che impone un minimo pendent tra reggiseno e mutandine, calzini rigorosamente non spaiati e abbinati anche quelli.
Ma torniamo alle spose e alla compiutezza dell’abito che non esclude l’intimo, tutt’altro! In base all’abito viene scelto l’intimo adatto: reggiseno appropriato sotto l’abito per enfatizzare il décolleté, nel caso di un seno piccolo o grande, le mutandine che non devono notarsi troppo sotto l’abito lasciando segni visibili sui fianchi, per esempio.
Spesso i diktat dell’abito impongono una data mise intima che, però, non esclude un cambio d’abito per la fatidica prima notte. E i suggerimenti sopra, ammaliatori, sono validissimi, come i consigli delle nonne che lasciavano intendere e non e che ricordano a tutte noi, come un compito, l’importanza dell’intimo.