Parigi Fashion Week FW 2016 day 8: la moda ha i piedi per terra, ma sa sognare

Tra lo stile "con i piedi per terra" di Chanel e il mood sognante della collezione autunno-inverno 2016-2017 di Valentino, il penultimo giorno della Parigi Fashion Week offre una sorta di "summa" di quanto visto nel mese della moda.

10/03/2016

La Parigi Fashion Week volge al termine e si congeda dal pubblico con una serie di sfilate che sono la “summa” di quanto visto nel mese dedicato alle collezioni donna autunno-inverno 2016-2017.

Il penultimo giorno sono Karl Lagerfeld, per Chanel, Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, per Valentino, a interpretare i poli opposti della moda: il primo con un approccio che ha “i piedi per terra”, gli altri due scegliendo di sognare e far sognare. Nel mezzo, c’è spazio per la sensualità moderna di Ellery e l’affascinante viaggio nello stile di Kenzo.

Down-to-earth

“Tengo i piedi per terra”. Così Karl Lagerfeld risponde a fine sfilata alla domanda circa il tipo di approccio scelto per creare la collezione donna autunno-inverno 2016-2017 di Chanel. E in effetti i look in passerella a Parigi sono un equilibrato mix di eleganza e concretezza, sulla falsariga di quanto visto alla presentazione della label omonima dello stilista.

Il “Kaiser” interpreta ancora una volta, apportando nuova linfa, l’estetica della maison di Rue Cambon, e mescola elementi distintivi come le perle, le camelie e le pagliette, a un mood lussuoso e sportivo, ricercato e informale, che risponde al desiderio di bello e unico delle clienti Chanel, ma allo stesso tempo guarda avanti, seducendo nuove generazioni e nuovi target con uno spirito giovane, fresco, quasi “sbarazzino”. Una ben precisa scelta di marketing, esplicitata anche nell’allestimento dello show: una lunga “prima fila”, pensata per avvicinare da un punto di vista concreto ed emotivo il pubblico agli abiti e per fare sentire tutti i presenti realmente protagonisti, realmente interlocutori della maison.

Tra silhouette fluide, completi “Chanel”, materiali preziosi, decori inusuali come immagini di Choupette (il gatto star di Lagerfeld) e stud e colori vividi, primaverili piuttosto che autunnali, il Kaiser dimostra che è possibile fare moda mescolando desideri delle donne, heritage, estetica personale e business.

Sensualità moderna e stile attraverso il tempo

Per l’autunno-inverno 2016-2017 del quasi omonimo brand Ellery, Kym Ellery sceglie di puntare su un’interpretazione moderna del concetto di sensualità, facendo del corsetto il capo guida nella costruzione della collezione. “Innestato” su cappotti impreziositi da impunture a contrasto e dettagli in pelliccia, su top, camicie e vestiti, l’indumento della seduzione per eccellenza crea giochi di consistenze e volumi e regala ai look un’eleganza “movimentata”.

Humberto Leon e Carol Lim fanno viaggiare invece la donna Kenzo nel tempo e nello spazio, spostandosi dall’Inghilterra vittoriana ai club anni ’80, con un’incursione pure nelle atmosfere Seventies. Il risultato è una collezione eclettica, che include un’infinità di elementi caratterizzanti. Dalle stampe animalier che decorano cappotti, trench, vestiti e stivali, ai ricchi ricami damascati presenti su oversize coat, dagli abiti con motivi floreali quasi virginali, ai vestiti seducenti ispirati alla lingerie: nella proposta Kenzo per la prossima stagione c’è spazio veramente per tutto, all’insegna di uno stile sorprendente, che si diverte e fa divertire.

Don’t stop dreaming

Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli continuano a emozionare con il loro lavoro per Valentino e in occasione della sfilata donna autunno-inverno 2016-2017 fanno della scelta di non essere (solo) commerciali il proprio vessillo: “Se tutto è accessibile, non c’è magia”.

Così, il premiato duo alla guida della maison italiana sceglie di mescolare l’attitudine principesca emersa nelle ultime collezioni a un mood più rarefatto, ispirato al mondo della danza e delle ballerine. Una contaminazione che regala meravigliosi abiti lunghi che hanno la stessa consistenza dei sogni, tutù trasformati in minidress impreziositi da materiali di pesi diversi e decori che ricordano vagamente delle armature – a simboleggiare la forte fragilità delle donne – leggings che scolpiscono la silhouette delle gambe, morbide dolcevita, vestiti fluidi e pieni di grazia e movimento e cappotti e completi dallo stile mannish.

Davvero un’altra bellissima collezione, “musicata” da una palette di colori che spazia da rosa e azzurro polveroso a blu e nero, con lampi di marsala e giallo uovo.