Paris Fashion Week SS 2016: nuove frontiere, romanticismo e arte

Dall'ispirazione post-apocalittica mutuata dalla cultura manga di Louis Vuitton al romanticismo di Moncler Gamme Rouge: la Paris Fashion Week chiude all'insegna dei contrasti.

08/10/2015

La Paris Fashion Week SS 2016 chiude i battenti e segna la fine del (lungo) mese dedicato al prêt-à-porter con un ultimo giorno pervaso di mood ed emozioni contrastanti.

Se da un lato infatti Louis Vuitton e Miu Miu hanno scelto di esplorare “nuove frontiere”, pure diversissime tra loro, dall’altro Moncler Gamme Rouge e Allude hanno optato per uno stile romantico classico e rassicurante, per quanto con sperimentazioni evidenti. Mentre i nomi “di nicchia”, come Christian Wijnants e Paul Ka, si sono ispirati alla scultura e alla pittura in una sorta di commistione tra fashion e arte che non è nulla di nuovo, ma riesce sempre ad affascinare.

Nuove frontiere

Il tema dell’innovazione è da sempre molto sentito dal fashion system e Nicholas Ghesquière, con la proposta primavera-estate 2016 di Louis Vuitton, ha deciso di interpretarlo andando decisamente oltre . L’ex direttore creativo di Balenciaga ha scelto infatti come fil rouge “un viaggio alla frontiera del mondo digitale”, con un dichiarato omaggio alla saga cult manga Neon Genesis Evangelion. Il risultato è una collezione dall’afflato post-apocalittico, che mescola elementi della cultura pop della anime – gonnelline, jumpsuit, minidress, linee asciutte – ai codici di riferimento dello stile Vuitton, ovvero lusso, pelle, accessori e cura per il dettaglio.

Per creare la collezione SS 2016 Miu Miu, Miuccia Prada è partita invece dall’assunto secondo cui “il mondo sta diventando molto irrazionale”, dandogli forma in passerella con look composti da pezzi classici rivisitati con materiali, colori e fantasie inusuali e abbinamenti a dir poco discordanti. Così, ecco polo maschili, abitini e long dress realizzati in tulle e organza, con dettagli di pizzo e seta, abbinati a maxi pull, camicie da uomo, gonne longuette e bellissimi (ma quanto primaverili?) cappotti oversize con grandi reverse. Un mix ardito, che conserva l’inconfondibile eleganza e leggerezza della sua creatrice, ma lascia più di una perplessità sulla necessità di continuare ad alzare l’asticella.

Stile romantico (e rassicurante)

Dopo le atmosfere cupe e futuristiche di Louis Vuitton e Miu Miu, la location bucolica e so british di Moncler Gamme Rouge ha portato una ventata di leggerezza nell’ultimo giorno della Paris Fashion Week, ricordando (tra l’altro) che le sfilate sono dedicate alla stagione più luminosa dell’anno. Giambattista Valli, infatti, ha costruito una collezione romantica e leggiadra, in cui i baby-doll dress sono assoluti protagonisti. Realizzati in guipure, organza e tessuto tecnico, si accompagnano a completi e capispalla che mescolano stile sportivo (rappresentato dal tema della scherma) e suggestioni del XVII secolo, con un risultato sofisticato e convincente.

Una tavolozza di colori morbida e delicata – composta da bianco virginale, crema e verde chiaro – e forme decostruite sono invece il fil rouge della proposta primavera-estate 2016 di Allude, che “rassicura” le sue clienti affezionate con uno stile elegante e capace di rinnovarsi senza stravolgersi.

Fashion e arte

Tra i colossi della moda, nell’ultimo giorno di sfilate della Paris Fashion Week SS 2016 c’è stato spazio anche per diversi nomi di nicchia, tra cui Christian Wijnants e Paul Ka.

Entrambi hanno scelto di giocare la carte della commistione tra fashion e arte, il primo ispirandosi alle opere dello scultore romeno Constantin Brancusi e il secondo ai celebri quadri di Escher, con un risultato innegabilmente interessante, ma che non marca nessuna novità di rilievo nel panorama della moda internazionale.

Tuttavia, gli abiti dalla silhouette semplice e delicata di Wijnants e la palette di colori di Ka hanno un’accessibilità concettuale e stilistica che non mancherà di conquistare il pubblico.