Una donna bondage
E nonostante estimatori così elevati, la collezione spring/summer 2014 proposta dallo stilista è tutto sommato piuttosto semplice, fondata su un dialogo tra la costruzione degli abiti e il comfort degli stessi. Capi che vestono una donna in carriera forte e sicura di sé che sa essere super femminile, grazie ad elementi trasparenti che segnano la silhouette, e sexy senza eccedere grazie ai particolari giustapposti. È il caso delle gonne con lacci ai lati e dei corsetti stretti in vita che danno alla figura un’immagine piuttosto sensuale.
Tutto comincia con la prima uscita: un abito a sirena con paillettes dorate abbinato a scarpe alte legate alla caviglia a cui seguono capi bianchi trasparenti che mostrano top e slip in seta, mentre una tuta ricamata abbaglia con i suoi orli e le decorazioni in perline. Abiti da sera eleganti con scollo a V e strascico si alternano ad outfit da giorno altrettanto sexy: corsetti con lacci intrecciati sulla schiena si ripropongono su giacche, trench e guaine a fascia.
Scale di beige, bianco, crema e nero sono le tonalità di colore scelte per vestire una donna metropolitana che ama dettagli vedo non vedo e componenti tipici della sartorialità maschile. Insomma, Jason Wu “sporca” i tocchi più glamour e chic prendendo spunto dall’armadio maschile e li reinterpreta per una lei che veste bluse e camicie con grandi tasche esterne e lacci dal sapore bondage che lasciano intravedere la pelle. Orli lunghi e forme ampie si alternano a capi che delineano il corpo femminile, come ha dichiarato lo stilista che dal backstage ha continuato: «Chi non vorrebbe un costume in tweed?». Ecco quindi comparire bikini in tweed abbinati a sandali bassi e maxi doctor bag e handbag.
Sensualità e austerità mascolina, look sobri con elementi vedo non vedo, twin set, camicie, gilet, gonne con frange, abiti monospalla attillati nella parte superiore che cadono morbidi sulle gambe, si alternano in una collezione di cui, secondo gli intenditori, si sentirà parlare molto spesso.