L’estro di Karl Lagerfeld non è certo notizia recente. Ma in pochi potevano aspettarsi quello che il Kaiser della moda ha proposto per la sfilata Chanel alla Parigi Fashion Week. Con l’esclusivo Grand Palais, al centro della capitale parigina, trasformato in un supermercato. Scaffali, banco frutta e casse incluse. Prodotti, ovviamente, tutti a marchio doppia C, come cestelli e carrelli. E persino la voce dell’altoparlante che invita gli spettatori ad accomodarsi e interrompe con i suoi annunci. Colonna sonora del defilé, le canzoni di Rihanna e Lady Gaga.
Chanel f-w 2014-2015. Benvenuti allo Shopping Center
Due dive del pop, e non a caso. Primo, perché i punti di affinità tra Lagerfeld e Andy Warhol sono piuttosto palesi. Secondo perché la donna Chanel di questa collezione ha una fortissima vena sporty, con le modelle che scendono dalla passerella e vivono lo spazio – anzi, uno spazio quotidiano e popolare come quello del supermercato. In sneakers bianche o psichedeliche, spesso glitteratissime, ma sempre comodissime, o stivali flat allacciati al ginocchio. In leggings metallizzati, guanti argento e tute traforatissime. Ma anche in caldi cappotti di tweed, tailleur e abiti in lana bouclé, e giacconi matelassé, e, procedendo con la sfilata, abiti via via più preziosi, con ricami o lamé, e gioielli extra chic. La palette? Dal grigio – scuro, ghiaccio freddo e freddissimo – al rosa, più o meno acceso, fino al giallo, all’arancio, al ciclamino, al verde.
Pop, sì, ma alla Lagerfeld
Leggerezza, ma alla Calvino e kitsch consapevole che diventa massima potenza contro il consumismo e l’apparente appiattimento di prodotti e produttori, di gusto e attenzione. Insomma, quella di casa Chanel – o meglio, di Chanel secondo Karl Lagerfeld – è un’operazione intellettuale che è affine, ma opposta, a quella che abbiamo visto sulle passerelle di Dior e Prada – e chi sa, forse meno vicina di quanto sembri, invece, a quella, tutta junk e street, di Moschino. E che funziona duplicemente: come show, con l’attenzione dei presenti rapita e un’ondata di foto e commenti su Twitter e Instagram, e come collezione, con capi freschi e divertenti, e con noi che al pensiero di indossarli mentre siamo in fila al supermercato sentiamo addosso tutta la magia di Madamoiselle Chanel. Per quanti carrelli abbiamo davanti.