È Grace Mendoza, in arte Grace Jones, con il suo stile sensuale e intrigante e quelle hit che hanno spopolato negli anni Settanta e Ottanta (come non ricordare le sue cover de La vie en rose di Edith Piaf e Libertango di Astor Piazzolla?) a ispirare la collezione primavera-estate 2014 di Atelier Versace.
Se per la linea spring-summer 2014 Donatella Versace aveva proposto uno stile lussuosamente rock, audace e glamour, la donna dell’alta moda si fa più provocante con abiti che fasciano la silhouette, tessuti preziosi, dettagli ricamati che appaiono come tatuaggi, cristalli, drappeggi e pellicce. Quella che sale in passerella è una donna sicura di sé che non nega la propria fragilità, una donna femminile ma decisa. Ecco dunque spiegata la scelta di ispirarsi all’icona anni Ottanta, tra linee esplosive e lussuose, in pieno stile Versace.
Se gli abiti della collezione Atelier Versace di questa primavera-estate 2014 si fanno lunghi e carichi di sensualità, le fantasie sembrano strizzare l’occhio ai capolavori di Keith Haring: il risultato è una collezione popular, o forse sarebbe meglio dire pop. L’arte pop, o se vogliamo dirlo alla Lady Gaga, super ospite e grande amica di Donatella Versace, Artpop, che proprio nell’omonimo disco ha dedicato un brano alla stilista italiana. Attraverso il sapiente lavoro artigianale, possibile grazie a una grande sartorialità Made in Italy, ecco spuntare sui capi tatuaggi e graffiti: il cappuccio in jersey scivolato viene abbinato a completi con pantalone, tubini segnano il sinuoso corpo delle modelle, ricami campeggiano sui long dress, e ancora Swarovski applicati su tessuti dalle tinte forti (arancione e viola soprattutto). Una donna di potere, che ammalia e che come unico accessorio sceglie importanti pellicce e stole con cappuccio in cristalli; a completare il look rigidi maxi bracciali. Ai piedi spuntano slingback a punta e décolleté in argento brillante dai cinturini rock-bondage con inserti in plexiglass.
Quella portata in passerella da Donatella Versace è una donna che ce l’ha fatta, una donna che appare sicura di sé sotto quella corazza di femminilità che in realtà cela una fragilità naturale. È questo il motivo per cui sullo stesso abito vediamo spuntare jersey liquido drappeggiato con inserti di cristalli Swarovski abbinato a corpetti rigidi.
L’ispirazione agli anni Ottanta di Grace Jones e la cultura pop di Keith Haring non potevano essere più attuali, con quelle silhouette che si modernizzano e svecchiano dai soliti canoni imposti dalla moda 80s. Questa la bellezza Haute Couture “ago e filo” di Atelier Versace.
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