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Scarlattina: sintomi, vaccino e terapia

La scarlattina è una malattia esantematica che solitamente colpisce i bambini tra i 4 e gli 8 anni. La malattia si può contrarre anche in età adulta nonostante, superati i 10 anni d’età, il rischio di contrarre la scarlattina è minore. Questa patologia viene provocata da un batterio portatore di altre malattie infettive. La scarlattina ha un periodo d’incubazione che varia da uno fino a cinque giorni. In questo periodo di tempo la persona malata è più contagiosa per chi gli sta attorno. Una volta contratta la malattia i sintomi sono febbre alta, mal di gola forte, accompagnato da dolore nel deglutire, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi nella zona del collo, nausea, vomito e febbre alta. Dopo i primi sintomi si manifesta il tipico esentema della scarlattina con eruzioni cutanee che si presentano prima nella zona del volto e del collo per diffondersi in seguito su tutto il corpo. L’esentema provoca un forte prurito e su tutta la pelle si creano delle papule rosse, la lingua presenta le papille ingrossate e viene coperta da una patina giallastra. Se curato nel modo giusto l’esantema scopare in circa 6 giorni, anche se la pelle subirà una desquamazione.

In gravidanza

Se viene contratta durante la gravidanza la scarlattina non provoca nessuna complicanza fetale e non può in alcun modo nuocere alla salute della futura madre. L’importante è che la malattia venga curata assumendo degli antibiotici compatibili con lo stato interessante.

Neonati

In qualsiasi caso se la madre è malata quando il neonato nasce è possibile che anche il piccolo venga contagiato dalla scarlattina. In seguito il pediatra provvederà a prescrivere le regolari cure, anche se, a meno che non ci siano delle gravi complicazioni, per il piccolo non c’è alcun rischio che si verifichino conseguenze importanti.

Antibiotico

Poiché la scarlattina è un’infezione batterica viene curata somministrando degli antibiotici, come l’amoxicillina e i macrolidi. La cura dovrà durare circa 10 giorni, ma già dal terzo giorno il bambino non risulterà più contagioso. Oggi non esiste nessun vaccino contro la scarlattina, perciò l’unico modo per poter prevenire la malattia è quello di evitare al massimo il contagio. Le persone a contatto con il soggetto malato per proteggersi devono necessariamente assumere gli antibiotici durante i primi due giorni di terapia. La cura in questo caso è fondamentale perché se non viene curata nel modo giusto la scarlattina può provocare l’insorgere di numerose complicazioni come ad esempio la febbre reumatica e il reumatismo articolare acuto, che colpisce mani e piedi.

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