Microcefalia o insufficienza della crescita cerebrale può assumere forme e indici di gravità diversi. Durante la gravidanza, la testa del bambino cresce di pari passo con lo sviluppo del cervello, quando le dimensioni del cervello appaiono più ridotte e lo sviluppo o la crescita del cervello si interrompono, si parla di microcefalia.
La diagnosi di microcefalia avviene generalmente in fase prenatale, possono verificarsi casi di microcefalia riscontrabile dopo la nascita e che quest’anomalia nello sviluppo della testa del bambino non fosse visibile dall’ecografia.
Le cause
Talvolta la microcefalia è una conseguenza di altre malattie genetiche: sono circa 400 le malattie genetiche che hanno tra i loro sintomi la microcefalia.
Nel caso di encefalopatia generalizzata profonda, il bambino presenta disturbi cognitivi e del comportamento, con deficit intellettuale più o meno grave, soffre di disabilità multiple che limitano la deambulazione, il linguaggio e le facoltà intellettive.
Per evitare problemi del genere, è molto importante porre attenzione in gravidanza: è opportuno che la mamma abbia il vaccino contro la rosolia e che eviti il contatto con persone raffreddate, purtroppo non esistono vaccini che possano preservare dallo Citomegalovirus (CMV).
Un altro spauracchio è il virus Zika, contro il quale il Ministero della Salute ha lanciato un messaggio importante: le donne incinte si tengano lontane dai focolai di epidemia.
Nel dettaglio: il virus Zika
Si stanno portando avanti degli studi che darebbero certezza a questo dato e confermerebbero la gravità del virus Zika: virulenza particolarmente significativa, tossicità cerebrale acuta, estensione della finestra temporale di infezione.
Alle donne incinte o che stanno provando ad avere un bambino viene consigliato di non recarsi nei paesi dove il numero di contagi è molto alto, come gli stati Sudamericani. Per le donne in stato di gravidanza in quei paesi il consiglio è di proteggersi il più possibile dalle zanzare, per evitare il contagio.