Bambini ipertonici, sintomi e rimedi
Gli esperti definiscono "ipertonici" i bambini che hanno un tono muscolare "rigido, duro". Non si tratta di una peculiarità bensì di un disturbo neurologico che se individuato per tempo si può tranquillamente curare.
Alcune mamme riferiscono di bimbi che alla nascita si muovono a “scatti”, il loro corpo è rigido e sobbalzano continuamente. Ovviamente dopo un periodo di rodaggio si rivolgono al pediatra che saprà sostenerle e indirizzarle verso uno specialista. Spesso in questi casi al neonato viene diagnosticata una ipertonia assiale, una malattia caratterizzata da un tono muscolare eccessivo, generato da una momentanea immaturità del sistema nervoso. Nella maggior parte dei casi i bambini ipertonici hanno spasmi che non sono una peculiarità, rappresentano invece a ben vedere un disturbo neurologico da non sottovalutare. A volte le mamme possono praticare esercizi col proprio piccolo per migliorare la situazione, altre volte occorre l’intervento di un medico.
I sintomi
I campanelli d’allarme sono dati da alcuni comportamenti del neonato che le mamme osservano durante l’allattamento oppure il cambio del pannolino. Durante l’allattamento ad esempio i bambini ipertonici sono difficili da tenere in braccio, inarcano la schiena all’indietro e fatica a rilassarsi o a farsi coccolare, sebbene siano in un ambiente ovattato e sereno. A tutto ciò si aggiunge il senso di colpa della neo mamma, giudicata inesperta nell’accudimento del proprio pargolo. Sovente questi neonati flettono con forza le gambe, tanto che a volte è difficile cambiarli e se nervosi si stendono talmente tanto da formare una posizione ad arco detta opistotono.
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I bambini ipertonici non hanno solitamente difficoltà nel controllare il capo, ma possono averne nell’imparare a rotolare o rotolare utilizzando uno schema in estensione e non in flessione come si dovrebbe fare naturalmente. Altro segnale utile per i genitori, quando il bambino è in posizione supina, non si afferra i piedini portandoli alla bocca perché la muscolatura estensoria forte rende difficile l’esecuzione di tale esercizio. Quello che sarà più naturale per questa tipologia di bambini quando proveranno a stare seduti, sarà la tendenza ad andare indietro con la schiena.
Nei casi in cui verrà diagnosticato un lieve ipertono non legato a patologie più complesse, basteranno i consigli di un terapista e alcune sedute di riabilitazione psicomotoria. In questi casi la tempestività giocherà un ruolo importante per evitare quello che potrà diventare un ritardo dello sviluppo psicomotorio che richiederebbe un intervento più lungo e complesso.
Le cure quotidiane per i bambini ipertonici
Se il pediatra non riterrà necessario l’intervento di un terapista, potrà dare consigli alla madre per risolvere i problemi con l’allattamento e per gestire i bambini ipertonici fino alla scomparsa del disturbo. Cullare dolcemente il bambino prima della poppata per calmarlo servirà ad abbassare il suo tono muscolare. L’ipertonia può spingere il neonato a trasalire al più piccolo movimento. Quindi varrà la pena allattare sdraiate sul fianco, adagiandolo su una superficie solida e stabile. Se il bambino retrarrà o spingerà fuori la lingua converrà provare la famosa ginnastica linguale.
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Massima attenzione anche ai giochini che si propongono ai neonati. Assolutamente vietati quelli che li rendono eccitati e iperattivi, sì invece a giochini rilassanti, proposti uno per volta in sequenza e non tutti insieme per evitare stimoli eccessivi e sopra le righe. Durante alcuni momenti come la pappa o il bagnetto si potrà prediligere una musica rilassante di sottofondo come la musica classica che aiuta, si sa, a distendere i nervi. Anche le luci in questi frangenti giocheranno un ruolo importante perché in casa bisognerà prediligere luci non molto intense.
Cos’è la ginnastica linguale?
La mamma proverà dei gesti semplici per aiutare il neonato a succhiare il seno in maniera efficace. Basterà un dito nella bocca del bambino che eserciterà una leggera pressione sul terzo muscolo più interno della sua lingua, mantenendo il polpastrello girato verso di essa. Contemporaneamente, non appena il bambino inizia a succhiare, basterà premere dolcemente sotto la sua mandibola con il dito indice dell’altra mano, in corrispondenza del pavimento della bocca. Questo esercizio, se ripetuto più volte durante il giorno, spinge il neonato a stabilizzare il tono della lingua; mantenendola abbassata in avanti egli imparerà così a poppare più efficacemente dal seno, rilassandosi.
Cosa fare con i bambini ipertonici: 0-3 mesi
Nell’accudimento quotidiano occorrerà favorire le posture raccolte. Quelle in cui il bambino non è in completa estensione, quindi alternare l’uso della carrozzina, alla fascia e all’ovetto. Il neonato dopo il primo mese può essere posizionato a pancia sotto per alcuni minuti. Il massaggio infantile avrà un effetto positivo sulla regolazione del tono muscolare.
3-6 mesi
Ai cambi del pannolino si può far esercitare il piccolo trainandolo anteriormente per le braccine verso la posizione seduta e facendolo ritornare in posizione supina lentamente. Durante il giorno, dentro la propria abitazione, piuttosto che utilizzare la carrozzina, sarà più conveniente usare la sdraietta. Intorno al quarto/quinto mese, si potrà cominciare a tenere seduto il piccolo utilizzando il cuscino dell’allattamento.
6-9 mesi
I genitori potranno favorire lo sviluppo della muscolatura anteriore e aiutare il bambino a imparare a mettersi seduto da solo. Trazionando anteriormente il piccolo da un braccio solo verso l’anca opposta. Dal sesto mese, si potrà far stare seduto il piccolo per tempi sempre più lunghi, in maniera tale che si eserciti e stabilizzi la postura seduta. Il passeggino non andrà posizionato con lo schienale a 90 gradi ma leggermente più inclinato. Dal settimo mese occorrerà sistemare il bambino a terra su un tappetone a pancia sotto per stimolare il gattonamento.
9-12 mesi
Iniziando a camminare il bambino con lieve ipertono rischierà di usare le punte dei piedi e non appoggiare tutta la pianta per terra. Sconsigliati assolutamente dagli esperti il box e il girello, sì invece a tutori e a scarpe specifiche sotto valutazione medica.
Reflusso e ipertonia
Alcuni medici concordano nel dire che questi neonati di “legno” così rigidi e agitati, così sensibili e così difficili da tenere in braccio e coccolare soffrano di un forte reflusso gastroesofageo. Una volta infatti iniziata la cura con farmaci appositi i genitori notano miglioramenti importanti. La qualità del sonno del neonato migliora, si addormenta con più facilità e affronta la giornata sereno; è meno irrequieto e respinge meno i cari che si occupano di lui.