Regola di Naegele: come calcolare la data del parto e differenza con il metodo classico
A cosa serve la data presunta parto e come si calcola? Potrebbe cambiare durante la stessa gravidanza. Un po' di risposte.
La scoperta dell’attesa emoziona e rende immediatamente impazienti. Non a caso, il primo dettaglio stabilito è proprio la data di presunto parto.
Il giorno del termine sarà più di un semplice segno sul calendario o la “scadenza” riportata sull’app che userete come diario di gravidanza, diventerà una sorta di mantra. Il sentiero da percorrere sarà diviso in tappe, l’andatura dovrà essere moderata o, ancor meglio, lenta così che possiate gustarvi la strada.
Ma come si stabilisce la data, in base a quali calcoli? Scopriamo la regola di Naegele!
La data presunta è magia
“Sono incinta”, a questa affermazione ne segue un’altra quasi immediatamente: “la data presunta è…”. Ci si proietta verso la fine o, meglio, si stabilisce con precisione i giorni e le settimane che serviranno per raggiungere l’obiettivo, fino a fissare il termine del percorso. Sembrerà lunghissimo il tempo da attendere ma, poi, man mano il tempo si assottiglierà e quasi per magia sarete a un passo dalla “fine dei giorni”.
Il termine è un’indicazione di massima, non si sa quale sia il giorno preciso in cui il bambino o la bambina verrà al mondo. La data presunta è ottenuta mediante dei calcoli. Per stabilire la data di fine gravidanza si può ricorrere al metodo classico o alla regola di Naegele.
Prima di spiegare in cosa consistono i due metodi e i calcoli necessari per ottenere la data presunta parto, specifichiamo che è difficile stabilire con precisione la data dell’ovulazione e, quindi, il giorno effettivo del concepimento. Ma, possiamo dire che, convenzionalmente, l’inizio di una gravidanza è fissato in corrispondenza dell’ultima mestruazione.Rispetto ai primi due metodi, l’uno – quello classico – fa riferimento al regolo ostetrico, l’altro si basa sulla regola di Naegele.
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Metodo classico
Il primo dato utile corrisponde al primo giorno dell’ultima mestruazione. Si tiene conto anche della durata media del ciclo mestruale. Poniamo il caso che il ciclo mestruale sia di 28 giorni, si dedurrà che l’ovulazione cade (generalmente è così) dopo 14 giorni a partire dall’ultima mestruazione. A questo punto, il calendario ostetrico stabilirà la data presunta parto attraverso un calcolo matematico: la fatidica data si ottiene aggiungendo 280 giorni dal primo giorno dell’ultima mestruazione.
Lo strumento immediato per ricavare la data presunta parto è il regolo ostetrico o dischetto ginecologico, si compone di due dischi di cartone uniti al centro: uno riporta mesi e giorni dell’anno, l’altro invece le 40 settimane di gravidanza. Come si usa? Impostando su un dischetto (quello con i mesi e i giorni dell’anno) il primo giorno dell’ultima mestruazione, con l’altro si desume la data presunta parto.
Importante: circa l’85% dei bambini nasce la settimana prima o quella dopo la data stimata. Va tenuto conto, infatti, che la data presunta parto può variare a seconda del tipo di gravidanza che può svolgersi in modo diverso, soprattutto se il ciclo mestruale è molto irregolare.
Calcolo con la regola di Naegele
La data presunta parto può essere calcolata anche con la regola di Naegele, tale nome è dovuto all’ideatore del metodo, il chirurgo tedesco Franz Naegele (1778-1851).
La regola di Naegele si basa su una semplice operazione matematica: tenendo in considerazione la data di inizio dell’ultima mestruazione si aggiunge un anno, poi si aggiungono sette giorni e infine si tolgono tre mesi. In tal modo si conoscerà il giorno previsto per il parto.
Data presunta parto, a cosa serve?
Ma se la data è presunta ed è solo indicativa, per quale ragione gli viene assegnata una tale importanza? Possiamo dire che serve a definire un termine di massima, che coincide con le 40 settimane di gravidanza. Uno standard temporale che cambia da gravidanza a gravidanza soprattutto se teniamo conto che il parto può avvenire da 37 a 42 settimane. Con la data presunta parto, quindi, la gravidanza viene datata e si stima il giorno in cui potrebbe concludersi. È, inoltre, uno strumento utile al ginecologo e all’ostetrica per calendarizzare una gravidanza: definire l’epoca gestazionale, eseguire specifici controlli ed esami, analizzare lo sviluppo del feto e la sua conformità rispetto alle settimane di gestazione, programmare il parto.
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Ridatazione della gravidanza
Una domanda comune riguardo la data presunta parto è, appunto, se questa possa cambiare nel corso della gravidanza. La risposta è sì e si parla di ridatazione. Se, per esempio, al controllo ecografico il medico si accorgesse che l’embrione è più piccolo o più grande rispetto alle dimensioni che dovrebbe avere per quella determinata settimana. È possibile che la gravidanza sia iniziata dopo, magari per un’ovulazione tardiva. In questo caso si parla di ridatazione.
Data presunta e influssi lunari
Ci sono numerose credenze circa l’influsso della luna sul parto. Non esiste nessuna prova scientifica di ciò, così come non c’è un nesso tra data presunta e fasi lunari. Ma, nonostante questo, sono tantissime le persone (anche tra le ostetriche) che pensano che il plenilunio stimolerebbe le nascite.
Come funziona in caso di parto cesareo?
All’inizio della gravidanza viene calcolata una data presunta, ma se poi si è costrette ad effettuare un cesareo verrà stabilito il giorno preciso in cui questo sarà fatto. In caso di cesareo, quindi, la data del parto non si calcola, ma si stabilisce a tavolino.
Dopo aver tracciato un quadro sommario e generale sulla data presunta parto e il perché della sua importanza ai fini di una gravidanza serena e “controllata”, vi auguriamo buon viaggio.
I 280 giorni che vi attendono saranno ricchi di cambiamenti e meraviglia. Ci saranno un pizzico di paura e tanta impazienza, noi consigliamo di gustarvi ogni attimo per preparare il cuore, il cervello e ogni particella del vostro corpo ad accogliere la persona che più di ogni altra saprà conquistarvi. Non ci saranno fasi di innamoramento, sarà amore a prima vista.
Per questo, e per vivere appieno le emozioni che vi attendono, come mamme e come coppia di genitori, questi 280 giorni sono assolutamente propedeutici.
E, ora, come avete segnato sul calendario il giorno presunto in cui la cicogna approderà portandovi il fagotto?