Le donne in dolce attesa, purtroppo, sono soggetti non immuni all’influenza di stagione. Non solo, è importante dire che lo stato in cui si trovano può acuire il rischio di un aumento delle complicazioni influenzali tali da portare addirittura all’ospedalizzazione.
Influenza nelle prime settimane di gravidanza: quali i rischi
In realtà è bene precisare che in una gravidanza senza complicazioni, l’influenza non rappresenta un serio rischio per il bambino che le donne portano in grembo, ma è sempre bene non sottovalutarne i sintomi. Febbre alta, cefalea, brividi, dolori articolari, tosse, raffreddore e malessere generale sono quelli più frequenti e, come già precisato, non vanno assolutamente presi sottogamba. In particolare ciò che va tenuta strettamente sotto controllo è la temperatura corporea che se troppo alta può pregiudicare la gravidanza stessa. Inoltre, se lo stato febbrile supera la soglia dei 38,5 gradi potrebbero esserci dei danni al feto. La febbre alta, soprattutto nelle prime settimane di gravidanza, può infatti incidere sul sistema nervoso del piccolo. Ma non solo. Lo stato febbrile infatti può attivare le difese naturali del corpo e indurre nella madre le contrazioni, aumentando il rischio di parto prematuro. Questo pericolo sussiste sia durante tutti e nove i mesi di gravidanza sia se il problema insorge in corrispondenza dell’inizio del terzo trimestre di gravidanza (quinto/sesto mese).
Influenza in gravidanza: i rimedi
Prima ancora però che si arrivi a questo, c’è qualcosa che è possibile fare per prevenire i rischi legati all’influenza, e cioè vaccinarsi. A consigliarlo è anche il Ministero della Salute così come l’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui non solo il vaccino influenzale non comporta nessun rischio per il feto in nessuna fase della gravidanza, ma non crea nessun problema neanche alle donne che allattano. Il vaccino si può somministrare quindi durante tutta la gravidanza ed è consigliato in maniera particolare alle donne che nel periodo epidemico si trovano nel secondo o nel terzo trimestre di gestazione.