Gravidanza e credenze popolari in Italia e nel mondo

Sono tantissime le credenze popolari legate al periodo della gravidanze: ecco le più diffuse, in Italia e nel mondo

15/06/2015

Sarà un maschietto o una femminuccia? E’ la forma della pancia a svelarlo… così almeno dicono le nonne! Ogni paese ha le sue credenze popolari e alcune di queste sono proprio legate al periodo della gravidanza e davvero molto curiose.

Paese che vai…

[dup_immagine align=”alignleft” id=”175177″]Future mammine avete voglia di una coppetta di fragole? O di un caffè? Non rinunciatevi per nessuna ragione… i vostri bimbi, diversamente, potrebbero nascere con delle macchie sulla pelle, dette non a caso “voglie”: è questa una delle tante credenze popolari diffuse nei paesi latini e nella cultura ispanica. In Cina, invece, alle donne in dolce attesa è “vietato” manipolare colla e altri adesivi: secondo una convinzione che si tramanda da generazioni, ma che non trova alcun fondamento scientifico, utilizzare colla durante i nove mesi di gravidanza può causare complicazioni durante il parto. Curiosa è anche la credenza popolare diffusa in Corea: le future mammine nell’annunciare la dolce attesa devono rispettare un ordine preciso. Quale? La comunicazione deve essere prima fatta alla suocera, poi al marito e infine alla mamma. In Portogallo, invece, è consigliato non fare avvicinare cani o i gatti a donne in gravidanza, mentre in Turchia le donne in stato interessante non possono guardare orsi, scimmie e cammelli.

Le curiosità (e le credenze popolari) si concentrano molto anche sul sesso del bimbo: in Inghilterra si pensa che il battito del cuore del nascituro anticipi il sesso. Un cuore che batte velocemente indica che si è in attesa di una femmina, più lento di un maschio. E la forma della pancia? Anche in questo caso le “nonne” si sbizzarriscono. In Italia un detto popolare recita così: “pancia a punta non va in guerra” per indicare che se il ventre della donna si “gonfia” allargandosi sui fianchi quello che sta aspettando è un maschietto, mentre la pancia a “punta” nasconde una femmina. Un’altra convinzione popolare, molta diffusa sia al nord che nel sud d’Italia, riguarda invece i capelli del nascituro: se la mamma durante i mesi di gravidanza soffre di bruciori di stomaco il piccolo nascerà con tanti capelli, diversamente solo con una leggera peluria. Anche la pelle, stando ad alcune credenze diffuse in diverse regioni italiane, cambia a seconda del sesso del bimbo: pelle più luminosa e bella per chi è in attesa di un maschietto, viso gonfio e segnato dall’acne per le donne che aspettano invece una femminuccia.

Quando la tradizione incontra la fede

[dup_immagine align=”alignright” id=”175178″]Le donne giamaicane sono solite tenere una Bibbia aperta nella stanza dove verrà partorito bambino, mentre le future mamme ebree ortodosse non preparano in anticipo la cameretta del piccolo e non rivelano a nessuno il sesso per non tentare l’angelo della morte. In Guatemala, per il timore di incontrare spiriti malvagi, le donne non escono di casa per tutta la durata della gravidanza. Anche in Irlanda è diffusa una credenza popolare che si incontra con la religione: alle donne in dolce attesa è vietato entrare nei cimiteri e inginocchiarsi davanti ad una tomba, mentre nelle Orkney Island, un arcipelago della Scozia, si ritiene che le donne incinte per scacciare gli spiriti maligni debbano dormire con un coltello e la Bibbia sotto il cuscino. Una donna incinta in Kenya non può invece vedere un un morto, le nonne sono infatti convinte che lo spirito del defunto possa compromettere la gravidanza.

Gravidanza e cibo

E’ vivamente sconsigliato alle donne incinte che vivono nelle Ski Lanka mangiare mango, aceto e ananas nei primi tre mesi di gravidanza per paura di un aborto. In Italia alcune credenze del sud dicono invece che sia il prezzemolo a poter provocare un aborto, mentre in India le donne in dolce attesa devono astenersi dal mangiare cibo piccante o troppo speziato.


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Sono tantissime le credenze popolari che si tramandano da generazioni. Moltissime e quasi tutte bizzarre…