Giochi digitali per nativi digitali

I bambini del XXI secolo nascono in una giungla digitale e intuiscono subito come usare le tecnologie, ma occorre dare loro un orientamento. La nuova linea di giochi di Imaginarium, i-wow, cerca di coniugare la dimensione fisica del gioco con il mondo virtuale

24/10/2013

Il gioco per i bambini è una piccola palestra per il domani che li aspetta: nuove scoperte, qualche difficoltà, qualcuno che cerca di rubarti la macchinina e un compagno di giochi fedele con cui fare amicizia. In un mondo di relazioni veloci e permeato di cultura digitale, quali sono i nuovi giochi? È la domanda che si è posta Imaginarium, società che opera da 21 anni nel campo dei giocattoli.

Il parere dell’esperto

[dup_immagine align=”alignright” id=”56405″]Giuseppe Bilancioni, pedagogista e socio fondatore del Micro Nido, Asilo Nido e Scuola di Infanzia “Giocomotiva”, spiega come già nel 1999 avevano condotto studi con l’Università degli studi di Macerata sulle intelligenze multiple. Cosa significa? “Solitamente si dà maggior peso all’intelligenza linguistica e all’intelligenza logico-matematica, ma per andare dal punto A al punto B ogni bambino usa le sue capacità, che possono essere differenti e questa diversità è un valore. Noi adulti dobbiamo dare al bambino la possibilità di scegliere la strada migliore per sé, in base alle pluralità di intelligenze possibili, come quella inter o intra personale, quella naturalistica o quella corporeo-cinestetica”.

Secondo Howard Gardner, professore di Harvard padre della teoria delle intelligenze multiple, il concetto di intelligenza è legato al contesto culturale in cui nasciamo. I bambini del XXI secolo nascono in una giungla digitale e qualche volta mamme e papà esasperati concedono loro qualche minuto di tablet, che i nativi digitali sanno usare da subito. “Occorre dare loro un orientamento” spiega Giuseppe Bilancioni “mettere dei ponti tra le diverse aree e integrare il gioco fisico con il mondo virtuale”.


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Le proposte di Imaginarium

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Mantenere la dimensione fisica del gioco, accostando la dimensione virtuale. La risposta di Imaginarium si è concretizzata in 8 giocattoli della linea i-wow, suddivisi in tre aree di interesse. Pre-school per i bambini dai 3 ai 6 anni, Discovery dai 6 anni che comprende giochi di apprendimento e Play, sempre dai 6 anni, per i giochi di svago e divertimento. Ad esempio Blocks 3.0 coinvolge i più piccoli in attività che comprendono i classici blocchi con forme, lettere e numeri, ma i disegni vengono effettuati su tablet, grazie a degli speciali blocchi capacitivi.


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Come funziona? I giochi i-wow sono compatibili con qualsiasi tablet, da iPad ad Android, oppure si possono scegliere i tablet Imaginarium, PaquitoMini e SuperPaquito. Potete scaricare le app relative al gioco di riferimento e dare il via alla creatività. Se vostro figlio è un Van Gogh alle prime pennellate, ma queste finiscono inesorabilmente sui muri del vostro salotto avorio immacolato, potete provare i-wow Art-Brush 3.0: la tela è il tablet e il pennello capacitivo non lascia firme indelebili sul divano. Oltre a divertirsi, si può anche imparare giocando. I-wow Atlas Human Body attraverso un tabellone interattivo fornito di codici e immagini del corpo umano, accompagna il bambino alla scoperta del corpo umano.


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Photo credit: HGSE news