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Cos’è l’isterosalpingografia?

L’isterosalpingografia  è un esame radiologico dell’utero e delle tube che alcuni medici e ginecologici prescrivono a donne che non  riescono a portare avanti una gravidanza per verificare la pervietà delle vie genitali, e per osservare la loro morfologia e l’eventuale presenza di lesioni patologiche. Fa parte degli esami  di diagnostica per la sterilità e viene impiegato frequentemente anche per studiare la causa di aborti ripetuti.

Un esame necessario per osservare l’anatomia e la funzione degli organi interni

Per effettuare l’esame all’utero e alle tube, il medico si avvale della fluoroscopia e di un mezzo di contrasto. Attraverso la fluoroscopia, una tecnica radiografica  che permette di vedere gli organi interni in movimento (durante l’esame l’utero e le tube sono riempiti con un mezzo di contrasto idrosolubile), il radiologo può dunque esaminare l’anatomia e la funzionalità degli organi. L’esame, che può risultare fastidioso, permette al medico di osservare la forma e la struttura dell’utero, l’apertura delle tube, ma anche di controllare eventuali lesioni della cavità uterina o peritoneale. E’ infatti tramite l’isterosalpingografia che è possibile capire se l’incapacità di concepire o i continui aborti sono causati da altri problemi come masse tumorali presenti nell’organo genitale, fibromi uterini o aderenze. In alcuni casi è proprio tramite l’isterosalpingografia e lo studio delle tube che un ginecologo può decidere se intervenire chirurgicamente sulle tube quando queste presentano un blocco dovuto a infezioni o lesioni, o quando ci si trova di fronte ad una legatura delle tube.

Preparazione all’esame

Il consiglio degli specialisti è di sottoporsi all’esame radiologico, che viene effettuato in un ambulatorio, nella prima parte del ciclo, vale a dire nei 10 giorni successivi al termine delle mestruazioni, e sempre prima dell’ovulazione per essere certi che la donna non sia in dolce attesa durante l’esame. Per prepararsi all’esame la donna dovrà assumere un lassativo la sera precedente per svuotare l’intestino e permettere al radiologo di visualizzare bene gli organi interni. Trattandosi di un esame radiologico, prima di sdraiarvi sul lettino, la paziente dovrà spogliarsi di gioielli, occhiali e di qualunque altro elemento di metallo. Non si tratta di un esame doloroso, ma un po’ fastidiososo si, soprattutto nel momento in cui viene inserito il catetere nel corpo della donna e iniettato il mezzo di contrasto. Molte donne, nei giorni successivi all’esame, presentano spotting vaginale, ma si tratta di perdite di sangue dovute proprio all’esame radiologico e non devono essere fonte di preoccupazione o allarme.

Marina Rosti

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Marina Rosti

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