come insegnare ai bimbi a soffiare il naso
Il nasino chiuso è davvero molto fastidioso sia per i bambini che per i genitori. Il problema con i più piccoli è che non sopportano di sentirsi strizzare il naso e nemmeno la peretta nasale per la pulizia, i bimbi non devono mai essere forzati ma piuttosto convinti con le buone maniere insegnando loro a soffiare il nasino.
Per poterlo fare ci sono alcuni trucchi e giochi che aiutano i più piccoli a imparare questa importante pratica comprendendone anche il grande beneficio, ovvero poter respirare bene. Ecco come fare.
Prima di tutto ci si deve armare di molta calma, sono cose che si imparano piano piano proprio come quando si inizia a camminare, andare sul vasino o parlare. I bambini hanno i loro tempi e innervosirsi non fa altro che peggiorare le cose in quanto i piccoli collegano il soffio del naso con la rabbia di mamma o papà, quindi una cosa che non vogliono.
La prima cosa da fare è far osservare al bimbo come si fa, i figli imparano guardando i genitori, per imitazione quindi si comprende facilmente come vedendo che mamma e papà soffiano il naso anche loro vorranno fare la stessa cosa. L’età in cui si può pensare che i bimbi possano iniziare a compiere questo gesto è 2 anni. Il gioco è il metodo principale e si deve fare lentamente parlando con il bambino e spiegando cosa succede.
Per iniziare a soffiare il naso ai più piccoli della famiglia si può spezzare le varie fasi in piccoli movimenti definendo ogni azione, ad esempio si può fare una sorta di racconto come: “la mamma ora ti tocca la manina con questo fazzolettino colorato e morbido. Adesso il fazzolettino salta sul nasino per fargli una carezza. Ora avvolge il nasino del mio bambino e chiude un po’ il buco di destra e tu soffi dall’altra parte in modo da far uscire il vento che pulisce tutto. Bravissimo! Ora il fazzolettino chiude la narice di sinistra e tu stai pronto a soffiare il vento a destra, così il nasino sarà tutto pulito. Molto bravo! Ora puliamo sotto il nasino e togliamo tutto il muco poi buttiamo il fazzolettino e laviamo le manine.”
Tra un passaggio e l’altro si deve elogiare il bambino o aggiungere particolari inventando delle storie fantasiose e divertenti in modo che il bambino associ la pulizia a coccole, risate e amore.
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