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Asilo nido e distacco: come aiutare bimbi e genitori ad affrontarlo

L’arrivo del primo figlio è un’emozione indescrivibile. Crescere insieme, giorno dopo giorno, è un viaggio meraviglioso. Ma arriva un momento in cui è necessario fare un passo importante: l’inserimento al nido. Questo passaggio può generare molte domande e ansie nei genitori. È normale sentirsi preoccupati, ma è fondamentale ricordare che l’asilo nido non è solo un luogo di custodia, ma un ambiente ricco di stimoli e opportunità per la crescita del bambino.

Asilo nido: un nido per crescere

Come sosteneva Oscar Wilde, “Il lavoro è un rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare”. Allo stesso modo, l’asilo nido può essere visto come un “nido” dove i bambini, attraverso il gioco e la socializzazione, sviluppano le loro prime competenze sociali e cognitive. Questo ambiente, seppur ricco di stimoli, può esporre i bambini a diverse malattie. Tuttavia, è proprio attraverso l’esposizione a virus e batteri che il sistema immunitario si rafforza e si prepara ad affrontare le sfide future.

L’importanza del contatto con altri bambini

I bambini di uno o due anni non sono ancora propensi a socializzare nel vero senso del termine e condividono solo alcuni momenti con gli altri bimbi. L’importanza del nido risiede soprattutto nello sviluppo psicomotorio. A questa età molte cose si apprendono tramite l’imitazione, i movimenti, le prime parole, il comportamento a tavola. Tutto è imitazione dei bimbi più grandi. Le maestre che coordinano e “proteggono” i piccolini, sono educatrici. Proprio per questo riescono attraverso il gioco a stimolare creatività, manualità “nutrendo” in modo costruttivo la sua intelligenza.

Inserimento o ambientamento?

Spesso si utilizzano i termini “inserimento” e “ambientamento” come sinonimi, ma in realtà indicano processi leggermente diversi. L’inserimento si riferisce più all’azione di inserire il bambino in un nuovo contesto, mentre l’ambientamento sottolinea un processo più graduale e profondo, in cui sia il bambino che l’ambiente si adattano reciprocamente. L’ambientamento, quindi, tiene conto della complessità delle relazioni e delle emozioni coinvolte in questo passaggio, e si focalizza sulla creazione di un ambiente accogliente e familiare per il bambino.

Preparare il terreno

Prima di affrontare l’ambientamento al nido, è importante scegliere con cura la struttura più adatta alle esigenze del proprio bambino. Visitare diverse strutture, parlare con gli educatori e osservare l’ambiente può aiutare i genitori a prendere la decisione migliore.

Parlare al bambino dell’asilo nido in modo semplice e chiaro, utilizzando un linguaggio adatto alla sua età, è fondamentale per prepararlo a questa nuova esperienza. Un’idea potrebbe essere quella di fare un giro nell’asilo nido prima dell’inserimento, così il bambino potrà familiarizzare con l’ambiente e sentirsi meno spaventato.

Il primo giorno e i giorni successivi

Il primo giorno al nido può essere emozionante sia per il bambino che per i genitori. È importante mantenere la calma e rassicurare il bambino con un abbraccio e un bacio. Ricorda che è normale che pianga, ma cerca di uscire dalla stanza in modo deciso.

Creare una routine familiare stabile, anche durante i giorni di asilo, può dare sicurezza al bambino. Inoltre, è fondamentale collaborare strettamente con gli educatori, costruendo un rapporto di fiducia. Essi sono le persone che si prenderanno cura del tuo bambino e ti informeranno sui suoi progressi.

Come vestirli

Per quanto riguarda gli aspetti pratici, è fondamentale preparare un piccolo zainetto con il cambio completo, i pannolini, la crema, il ciuccio (se lo usa) e una copertina leggera. Scegli abiti comodi e facili da indossare, preferibilmente con pochi bottoni o zip. Opta per indumenti in materiali naturali come il cotone, che permettono alla pelle di respirare. Vesti il tuo bambino a strati per poterlo coprire o scoprire a seconda della temperatura della stanza. Ricorda che i bambini all’asilo nido si muovono molto, quindi evita abiti troppo stretti o che possano limitare i loro movimenti. Etichettare tutti gli indumenti con il nome del tuo bambino è fondamentale per evitare confusioni.

Come regolarsi sulla temperatura

Piccolo trucco per verificare che la temperatura e, quindi, il tipo di abbigliamento sia adatto. Innanzitutto, ricordate che i bambini sentono la temperatura come la percepite anche voi: le mani fredde non implicano necessariamente che il bambino abbia freddo.

Per sentire se un bambino ha freddo o no, basta infilare la mano dietro al collo e sentire se schiena e spalle sono caldi.

Le emozioni dei genitori

È normale provare ansia e preoccupazione prima e durante l’inserimento. È importante riconoscere queste emozioni e cercare di gestirle al meglio. Parlare con altre mamme, condividere le tue esperienze e chiedere supporto agli amici o ai familiari può essere molto utile. Se hai bisogno di un sostegno più profondo, non esitare a rivolgerti a un professionista.

Ma veniamo ai consigli dei primi giorni.

Cosa fare

  • salutate sempre il vostro bambino prima di andare via e spiegategli con calma che dopo tornerete a prenderlo;
  • mostratevi sereni e sorridenti e lasciatelo con una coccola;
  • suggerite al vostro piccolo di portare da casa un oggetto transizionale a cui è legato e che lo farà sentire tranquillo e protetto;
  • abbracciatelo quando tornate a prenderlo ma con naturalezza (no a siparietti strappalacrime da libro Cuore), una volta a casa raccontate la vostra giornata e invitate anche lui a dialogare ma senza forzarlo;
  • anticipate pranzo/cena e orario della nanna per cercare di sintonizzarvi il più possibile con i ritmi dell’asilo;
  • non date peso a stanchezza/irritabilità data dai cambiamenti e non rimproveratelo se di notte farà pipì a letto;
  • affrontate la nuova routine con leggerezza senza drammatizzare e affidatevi al personale scolastico (empatia, dialogo e rispetto sono la base di un buon rapporto genitori/educatori).

Cosa possiamo evitare

  • non lasciate mai di nascosto l’asilo né fuggite come un ladro, anche se il bambino piange;
  • non dilungatevi eccessivamente in abbracci, saluti e raccomandazioni al momento del distacco, mostratevi fermi e sereni;
  • soprattutto i primi giorni andate a prenderlo in orario, se siete in ritardo avvisate il personale di modo che il bambino sarà avvisato per tempo e non si sentirà abbandonato;
  • evitate frasi del tipo: “piangi solo tu, gli altri sono felici di stare qui” oppure “se piangi quando la mamma se ne va anche la mamma piange”! Inutili i paragoni come è inutile farlo sentire in colpa;
  • l’ingresso all’asilo non dovrà essere accompagnato da altri cambiamenti destabilizzanti come il trasloco o lo spannolinamento, affrontiamo una cosa per volta.

Il bambino al centro dell’attenzione

Ognuno ha i suoi tempi per adattarsi. Osserva tuo figlio e cerca di capire i suoi bisogni. Festeggia i suoi piccoli successi e incoraggialo a esplorare il mondo che lo circonda. Ricorda che l’asilo nido è un’opportunità di crescita per tutti, sia per il bambino che per i genitori.

Melissa Viri

Nata a Milano nel 1985, la mia passione per la scrittura nasce quando ero bambina. Ed è una passione che ho sempre coltivato attivamente. I libri e la scrittura sono stati i miei compagni di studio prima, e di lavoro poi. Sono una copywriter e collaboro con varie testate digitali di successo e giornali locali. Scrivo di vari argomenti: dalla cucina al lifestyle, mi sono occupata spesso di viaggi, mia grande passione. Negli ultimi anni ho riscoperto il fascino dell’oroscopo, nel quale a volte mi cimento, ma la mia curiosità mi ha portato ad approfondire diversi altri temi, anche culturali e di intrattenimento in generale.

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Melissa Viri
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