Dote scuola: come si può spendere il bonus
La Dote scuola è una misura di sostegno per l'educazione dei giovani in Lombardia. Se avete dei figli in età scolastica ecco come richiederla e come usarla.
Conoscete la Dote Scuola? Dovreste, se abitate in Lombardia e avete figli in età scolastica. La Dote Scuola è un insieme di misure di sostegno all’istruzione per gli studenti di ogni ordine e grado, escludendo l’università, che risiedano in regione. La data di nascita della Dote Scuola è il 2007 ma nel 2015 è stata rafforzata con ulteriori misure di sostegno agli studenti (e alle loro famiglie). Stiamo parlando di uno stanziamento annuo medio di circa 40 milioni e di 40,5 solo per questo anno scolastico. Chiaramente il fiore all’occhiello dell’intero sistema che va sotto il nome di Dote Scuola è il buono scuola. Probabilmente anche la misura più conosciuta dal grande pubblico, per il quale la Regione ha deciso un esborso di 23 milioni.
A chi è rivolto
Il buono scuola si rivolge a tutti gli studenti iscritti presso le scuole elementari, medie e superiori paritarie o anche statali che però facciano pagare una retta. La scuola può essere anche in una regione confinante. Basta che lo studente non riceva benefici simili dall’altra regione e che sia residente in una provincia lombarda. Per esempio: un ragazzo che abiti a Robbio e vada a scuola a Vercelli. Ma quanto prenderebbe uno studente? Dipende naturalmente dall’Isee della famiglia. Per chi ha un Isee minimo, fino a 8 mila euro, si può arrivare a 2 mila euro annui se si frequentano le superiori. Mentre si scende in caso di scuola di ordine inferiore o di Isee superiore.
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Esempi
Per esempio in caso il suo nucleo abbia lo stesso Isee minimo un bambino delle elementari può ricevere non più di 700 euro che salgono a 1.600 se frequenta le medie. Se invece l’Isee è tra 8 mila e 16 mila euro l’anno si otterranno 600 euro alle elementari, 1.300 alle medie e 1.600 alle superiori. Tra i 16 mila e i 28 mila di Isee familiare si scende a 450 euro per gli studenti della scuola primaria, a 1.100 per quelli delle medie e a 1.400 per quelli delle superiori. Si ricevono solo 300 euro se si rientra nella fascia maggiore, tra 28 e 40 mila euro e se la scuola frequentata è quella primaria; 1.000 euro per chi va alle medie e infine 1.300 per chi è alle superiori. Al di sopra dei 40 mila euro annui, chiaramente, non ci sono sussidi.
Come si spende
Le somme ricevute sarebbero da spendere on line, essendo buoni virtuali, e non possono superare l’ammontare della retta. Ovvero, in una parola: non si può guadagnarci. In caso la retta fosse inferiore alla somma cui si ha diritto diminuirebbe anche il buono, proporzionalmente. La Dote Scuola prevede un sostegno anche per gli studenti disabili, per i quali lo stanziamento è di 4,5 milioni. In questo caso però i destinatari del sostegno non sono gli studenti ma le scuole stesse, perlomeno quelle paritarie o statali con retta, che ospitino bambini e ragazzi con disabilità certificata dalle Aziende Sanitarie.
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Cosa ricevono le scuole
Le scuole possono ricevere fino a 3 mila euro all’anno per studente, in base ad alcune variabili (tra le quali, per esempio, il costo dell’insegnante di sostegno) ma la soglia dei 4,5 milioni non può essere superata, e quindi c’è il rischio di un taglio nel caso in cui la somma dei contributi dovesse arrivare ed andare oltre quei 4,5 milioni. Per esempio se si desse 3 mila euro per più di 1.500 studenti. Un intervento a parte è previsto per i bambini disabili che frequentano le scuole per l’infanzia che non siano statali o comunali. Anche in questo caso il contributo va alla scuola, ma non vi è una cifra precisa per studente. Viene considerato lo stanziamento totale, che in questo caso è di un milione di euro, e lo si divide per il numero dei beneficiari. Si ottiene così il contributo pro-capite. Per esempio se si trattasse di 500 bambini si tratterebbe di 2 mila euro a testa.
Un aiuto alle famiglie
Ma non è finita. La Lombardia ha deciso di sostenere le famiglie anche per quanto riguarda l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica. In questo caso lo stanziamento totale è di circa 10,5 milioni dei quali 8,1 milioni (circa) per gli studenti di elementari e media e 2,4 (circa, perché il plafond può variare) per quelli delle superiori. Anche in questo caso i beneficiari devono essere residenti in Lombardia. Anche se magari frequentano scuole nelle regioni confinanti, purché siano paritarie o statali con retta. Nel caso del “bonus libri”, però, bisogna tener presente che le scuole coinvolte sono solo le secondarie di primo grado (le medie) e quelle di secondo grado (le superiori), ma solo la prima e seconda classe. Possono accedere al “buono libri” anche i ragazzi che frequentano istituzioni formative con accreditamento regionale. Come alcun centri di Formazione Professionale, ma anche in questo caso limitatamente al primo e secondo anno e, anche in questo caso, il contributo, che può essere speso solo per libri di testo o strumentazione didattica, è rimodulato in base all’Isee. In questo caso la soglia massima è di 15.749 euro, mentre lo scaglione minimo arriva a 5 mila. Sono concessi 120 euro per gli acquisti degli studenti delle medie e degli istituti accreditati, e 240 per quelli dei primi due anni delle superiori. Si scenderebbe poi man mano, a 200 euro per chi fa le superiori, sempre prima e seconda. E 110 per chi invece frequenta le medie o corsi accreditati, se l’Isee è tra 5 mila e 8 mila. Tra 8 e 12 mila di Isee gli studenti di secondaria di secondo grado (nelle classi prima e seconda) ricevono 160 euro, e gli altri 100. Fino a un minimo di 90 euro per studenti di medie e istituti accreditati con ISEE tra 12 mila e 15.749 euro e di 130 euro per quelli delle superiori. Ovviamente al di sopra di 15.749 non vi sono sussidi.
Dote scuola e merito
Ma l’aspetto più originale della Dote Scuola è la parte che riguarda il sostegno del merito. La legge, infatti, parla di contributi a quegli studenti di scuole lombarde, parificate o statali, che abbiano avuto la media del 9 o di più nella classe terza o quarta delle superiori, e che abbiano avuto 100 e lode alla maturità o comunque 100 agli esami di qualifica professionale negli istituti accreditati. Per i primi, ovvero quelli con 9 o più di media vengono concessi 500 euro per l’acquisto di libri di testo o strumenti didattici, anche e soprattutto tecnologici. Chi invece ha ottenuto il massimo alla maturità (o all’esame finale di qualifica), riceve del denaro per fare esperienze formative in Italia o all’estero, per esempio per corsi universitari in altri Paesi. Nello specifico avrebbero 1.000 euro per esperienze in Italia, 1.500 per quelle in Europa e 2.000 per quelle fuori dall’Europa.