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Amniocentesi, i pro e i contro

L’esame dell’amniocentesi è molto delicato in quanto va a “controllare” il liquido amniotico che accoglie il feto e serve principalmente per capire se esso è sano o portatore di qualche malattia o deficit.
Questo esame diagnostico si effettua solitamente tra la 15ma e la 18ma settimana di gestazione ed è gratuito sopra i 35 anni, negli altri casi è a pagamento a carico della gestante.
I risultati dell’esame sono disponibili dopo circa 20 giorni.

Per effettuare il prelievo del liquido amniotico ci si reca in ospedale o in cliniche diagnostiche specializzate – come il centro medico Artemisia di Roma, ad esempio -, l’esame dura circa 20 minuti ed avviene inserendo un ago sottile nell’addome che passa così attraverso l’utero.
L’amniocentesi comporta benefici e rischi come tutti gli esami invasivi per tanto va valutata con estrema serietà e serenità l’ipotesi di sottoporsi ad essa solo con il proprio ginecologo.

[dup_immagine align=”alignright” id=”125696″]Perché sottoporsi all’amniocentesi?

Gioca un ruolo fondamentale il fatto di sapere già che in famiglia c’è la predisposizione verso alcune malattie ed allora attraverso l’esame del liquido amniotico si può sapere se il feto è sano o meno e quindi prepararsi all’evento nel migliore dei modi oppure se interrompere la gravidanza nel caso di gravi malformazioni e anomalie cromosomiche, tenendo sempre presente, in quest’ultimo caso, la possibilità di rivolgersi ad un CAV per trovare aiuto e conforto.
Nel caso di familiarità con alcune malattie genetiche si può decidere di sottoporsi ad un esame diagnostico più approfondito che è l’amniocentesi molecolare, essa infatti studia in maniera dettagliata le numerose sindromi presenti in natura oltre a fornire le tradizionali informazioni di un esame base che si basano semplicemente sul numero dei cromosomi.
Perché si analizza proprio il liquido amniotico?
Perché le cellule del liquido contengono i cromosomi materni e paterni ed è attraverso lo studio di essi che si possono scoprire eventuali malattie genetiche. Inoltre attraverso l’amniocentesi è possibile controllare se vi siano delle infezioni all’utero o nel liquido amniotico stesso.

Amniocentesi esame sicuro?

Di per sé l’amniocentesi oggi rappresenta un esame sicuro ma nonostante ciò si consiglia di farlo solo i casi davvero importanti dal punto di vista medico e al di sotto dei 35 anni non viene neanche posta la condizione per farlo in quanto la probabilità di mettere al mondo un bambino sano è più alto.
I rischi dell’amniocentesi sono comunque rari e potrebbero essere: aborto nello 0,5% dei casi, emorragie o perdite di liquido amniotico ed infezioni.
Esami alternativi all’amniocentesi, che di per sé è molto invasiva, sono il bi-test,il tri-test e il quadri-test ai quali qualsiasi donna, anche giovane, può sottoporsi tranquillamente in quanto si tratta di esami del sangue.
Ovviamente questi esami non forniscono informazioni dettagliate come l’amniocentesi, che resta l’esame diagnostico più preciso.

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