Afte in bocca nei bambini
In alcuni soggetti (sia adulti sia bambini) le afte sono un vero tormento che si presenta ciclicamente. La loro provenienza non è ancora del tutto chiara agli esperti anche se spesso si parla di familiarità con la patologia. In sostanza se i nostri genitori ne soffrono entrambi abbiamo sicuramente anche noi dimestichezza con le afte e al 40% ne soffriranno ahimè anche i nostri bambini.
Pur essendo fastidiose e in alcuni casi grandi e dolorose, c’è un aspetto positivo rispetto all’herpes: non sono assolutamente contagiose. Tranquilli dunque, possiamo continuare a sbaciucchiare i nostri pargoli. Quando le afte orali compaiono sistematicamente i medici parlano di stomatosi aftosa ricorrente, una patologia che si riscontra più frequentemente nei bambini e negli adolescenti (ancor di più nelle femmine e in alcuni casi si pensa sia legata al ciclo mestruale).
Vediamo qui come prevenire le afte e alcuni rimedi naturali e veloci per trattarle in maniera efficace.
Le afte sono ulcerazioni dolorose e recidivanti del cavo orale che si formano sulla parte interna delle guance e delle labbra, sulle gengive e sulla lingua. Hanno forma rotonda oppure ovale, sono di colore bianco-grigiastro, perlopiù circondate da un alone rosso. Purtroppo sono frequenti anche in bambini molto piccoli e rendono difficile la loro alimentazione.
Ad oggi, gli esperti non conoscono ancora del tutto il meccanismo che determina la comparsa delle afte, se non che nelle forme ricorrenti si riconosce una certa familiarità. Dai molti studi eseguiti è emerso che un qualche ruolo debba essere svolto dal sistema immunitario che, a causa di fattori scatenanti come febbre, traumi locali, mal occlusione dentale, irritanti alimentari, attacca la mucosa orale dando luogo alla formazione di queste lesioni.
Ad esempio spesso i bambini poco pratici con lo spazzolino possono provocarsi dei traumi locali nell’area della bocca oppure semplicemente mordicchiando i loro giochi o ancora oggetti di fortuna trovati in casa, magari non detersi a dovere. Per i più grandicelli alle prese con l’apparecchio ortodontico le afte possono diventare davvero una costante spiacevole.
Nei bambini, specie i più piccoli, la sintomatologia è importante. Accusano sovente dolore acuto, irritabilità, difficoltà ad alimentarsi e idratarsi correttamente. I bambini piangono inconsolabili anche quando non hanno contatto con il cibo. Oltre al dolore, altro sintomo la maggiore salivazione conseguente alla deglutizione difficoltosa.
Raramente le afte del cavo orale sono accompagnate da febbre, anzi spesso la febbre è precedente al loro manifestarsi e per questo nella cultura popolare, si è soliti pensare che le afte siano uno “sfogo” della febbre.
A volte il pediatra osserva un ingrossamento dei linfonodi collocati sotto la mandibola (specie quando l’aftosi è ricorrente, ad esempio 3 o più episodi in un anno). In quest’ultimo caso meglio un approfondimento diagnostico da uno specialista.
Negli ultimi tempi, è emersa una nuova sindrome, detta PFAPA, che affligge soprattutto i bambini in età scolare. I sintomi sono la febbre periodica (una volta ogni 20-25 giorni), di breve durata, accompagnata da afte diffuse in tutto il cavo orale, faringite e ingrossamento dei linfonodi locali. Con questa sintomatologia sarà bene rivolgersi al pediatra che valuterà, in base all’andamento, la cura più adatta al bambino.
Di solito le afte del cavo orale non necessitano di una cura specifica perché si risolvono spontaneamente in un tempo più o meno lungo a seconda della grandezza e del numero. Abitualmente le lesioni di scarsa entità scompaiono nel giro di 10-15 giorni. I medicamenti, sia farmacologici sia naturali, consentono di alleviare il disturbo e accelerano la guarigione.
Per alleviare il dolore e il fastidio delle afte e la disidratazione dei bambini che si rifiutano di bere e mangiare per via delle lesioni in bocca vi forniamo dei consigli pratici.
Se le afte che affliggono ripetutamente il nostro bambino sono accompagnate da sintomi gastrointestinali come dolori addominali, irregolarità nella funzione intestinale, nausea e vomito sarà premura del pediatra approfondire il quadro clinico per capire se ci sono le premesse per un’anamnesi di celiachia. Talvolta, anche se molto raramente, l’aftosi può essere l’unico segno di malattia celiaca!
Anche il morbo di Crohn e alcune allergie alimentari hanno tra i sintomi la presenza ricorrente di afte. Insomma il problema non va sottovalutato (ma nemmeno ingigantito se con esito benigno).
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