Basta parlare della “prova costume”: ecco perché siamo davvero stufe

La “prova costume” può diventare una vera e propria un’ossessione. Cosa comporta veramente la dal punto di vista psicologico?

10/04/2022

Ogni anno la stessa storia, in primavera si guarda già all’estate e quindi anche alla fatidica “prova costume”. Una “prova” che ci stressa, ci fa perdere autostima e non ci fa star bene con noi stesse. Oggi parleremo del perché ci siamo stufate di sentire ancora parlare della “prova costume”!

La “prova costume” può diventare una vera e propria sindrome da Bikini, un’ossessione malsana che accompagna l’arrivo dell’estate. Come donne, ci sentiamo in dovere di sottoporci a questa “prova” per arrivare preparate al costume da bagno. Ma cosa comporta veramente la prova costume dal punto di vista psicologico?

Stress da “prova costume”

Inizia ad arrivare il caldo, le giornate si allungano e cambiamo il nostro guardaroba. Invece che pensare a goderci questo bellissimo momento dell’anno, molte di noi stanno affrontando lo stress da “prova costume”. Quella sensazione di inadeguatezza che si insinua nei nostri pensieri quando iniziamo a vedere pubblicità e cartelloni di bellissime modelle in bikini.

Questo modello di bellezza e di perfezione fisica, ci porta ad avere meno autostima ed a sentirci inadeguate. Per questo motivo cerchiamo di affrontare la “prova costume” in mille modi. Iniziamo diete assurde per perdere peso in meno tempo possibile, oppure facciamo tantissimo sport dopo mesi di inattività, pensando che questo ci farà sentire meglio.

La realtà è che questo modello di perfezione non esiste e ci siamo stufate di sentir ancora parlare della “prova costume”. Se vogliamo intraprendere un cambiamento fisico, lo stimolo deve partire da noi e non dallo stress da “prova costume”.

Allenamento

Come combattere la “prova costume”

Partiamo dal presupposto che siamo tutte bellissime così come siamo, le uniche che non riescono ad accettarlo siamo proprio noi. Il continuo flusso mediatico di pubblicità, video e news riguardo alla “prova costume” di certo non ci aiuta. Iniziamo a stressarci per la nostra forma fisica quando incomincia la primavera e si pensa al mare, alla spiaggia ed al bikini.

Ricordiamoci, però, che la sindrome da bikini può diventare una vera e propria malattia. In psicologia viene chiamata Dismorfofobia, cioè una vera e propria ossessione per il nostro corpo, oppure per una parte di esso. Si tratta di una patologia mentale che ci porta ad individuare dei difetti fisici di cui diventiamo ossessionati.

Prima che la prova costume si trasformi in qualcosa di così grave, la possiamo combattere e sconfiggere insieme. Dobbiamo ricordarci che avere uno stile di vita sano, mangiare bene e fare attività fisica, sono tutte cose che ci fanno bene tutto l’anno. Non dobbiamo ammazzarci di lavoro per avere il fisico perfetto da bikini e poi fregarcene per il resto dell’anno. Il nostro corpo ha bisogno di continuità e non di eccessi.

Lo specchio non ci definisce

Lo specchio è solamente un oggetto, ma quando ci guardiamo in costume da bagno, può creare sconforto, mancanza di autostima e tristezza. Tutto questo dipende dal nostro atteggiamento, non lasciamo che lo specchio ci definisca!

L’ideale di bellezza fisica nella nostra società è stato portato all’estremo. Veniamo bombardate ogni giorno da immagini (spesso modificate) di donne bellissime, magre e con le curve perfette. Ma è davvero questo l’ideale di bellezza? No! Questa è solo ossessione per le apparenze, è nascondere noi stesse e ricorrere ad ogni mezzo possibile per sembrare qualcun altro.

Ecco perché siamo stufe di sentire ancora parlare della “prova costume”, perché il bikini, gli addominali o la pancia piatta, non ci definiscono! La nostra società ha legittimato il cosiddetto “Body Shame”, cioè il vergognarsi del proprio corpo, delle forme, di quella che viene chiamata “ciccetta” o maniglie dell’amore.

Ma perché dobbiamo vergognarci? Perché ci ossessioniamo e stiamo male psicologicamente per la “prova costume”?

Migliori amiche

Diciamo NO alla Body Shame!

Siamo stufe di sentirci in difetto, siamo stufe di paragonarci a dei canoni di perfezione irraggiungibili e, soprattutto, siamo stufe della “prova costume”! Diciamo di NO alla Body Shame, non vergogniamoci di quello che siamo solo perché la società ci dice di farlo. Smettiamo di dire: “hai visto quella che gambe?”, oppure: “guarda che pancia piatta..”, iniziamo invece a vedere i nostri di pregi ed impariamo ad apprezzarci.

Avete capito bene, apprezzarci è la cosa più importante per avere una vita sana ed equilibrata, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Se riusciamo a sentirci in equilibrio con noi stesse, la smetteremo di provare diete pazze, creme che non funzionano ed allenamenti intensivi per poche settimane. Se vogliamo stare bene, l’input deve partire da noi, non dagli altri.

Il concetto di essere “in forma” è un’idea distorta; essere in forma rispetto a cosa? Ognuno di noi ha la propria forma corporea, ma il modello di “magrezza” imposto dalla società ci fa sempre sentire “fuori” forma e inadeguate. Ricordiamoci che, se vogliamo stare bene con noi stesse, non dobbiamo seguire questo ideale, ma dobbiamo ascoltare il nostro corpo e capire cosa è giusto o sbagliato per noi.

Trovare il proprio equilibrio

La “prova costume” non tiene conto del fatto che siamo tutte diverse, ma ci colpisce indistintamente. Lo stress e l’ansia da bikini ci hanno stufato, dobbiamo trovare il nostro equilibrio, senza paragonarci agli altri. Non ha senso lanciarsi in settimane senza carboidrati ed ore passate in palestra solo per perdere quei kili in più che abbiamo accumulato il resto dell’anno.

Trovare il nostro equilibrio, significa trovarlo per tutto l’anno, non solamente per la bella stagione e per sfoggiare un bel fisico in spiaggia. Diciamoci la verità, spesso capita che vogliamo essere in “forma” per piacere agli altri e non a noi stesse. Se vogliamo migliorarci, facciamolo perché ci fa stare bene!

Siamo stufe di sentire parlare ancora della “prova costume”, quindi smettiamo di seguire questo ideale imposto dalla società ed impariamo ad accettarci così come siamo!