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Penicillina: un rimedio da premio nobel

La penicillina è un antibiotico che deriva dalla muffa, il primo introdotto in campo medico. Sin dagli albori l’uomo ha combattuto contro i batteri patogeni rimanendo vittima di questi agenti molto aggressivi. Fu scoperta nel 1929, dal dottor Alexander Fleming che in questo modo avviò un’era nuova nella medicina moderna. Oggi la penicillina è ancora largamente utilizzata grazie alla sua grande capacità d’azione a alla bassa tossicità e ha permesso di affrontare e sconfiggere malattie molto gravi come a esempio la broncopolmonite, la tubercolosi e tutte le infezioni post-operatorie. Cerchiamo di scoprire cos’è la penicillina e come funziona.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”124097″]Cos’è

La penicillina detta anche NCP o penna, è in sostanza un gruppo di antibiotici che derivano dai funghi Penicillium. Gli antibiotici penicillina sono molto importanti dal punto di vista storico perché sono stati i primi farmaci efficaci contro malattie considerate precedentemente mortali. Basti pensare alle infezioni da stafilococco o alla sifilide. Ancora oggi la penicillina viene largamente usata in medicina anche se molti batteri, con il tempo, sono diventati resistenti a essa.

Storia

La penicillina venne scoperta quasi per caso nel 1929 dallo scienziato scozzere Alexander Fleming, che stava ricercando sostanze chimiche attive nello sconfiggere i batteri. Durante i suoi studi osservò in laboratorio un evento strano: sulla piastra nella quale aveva seminato colonie di Staphylococcus aureus (i principali responsabili nella formazione del pus), non vi era più traccia del batterio. La piastra infatti era stata contaminata in modo accidentale da una muffa verde, che aveva provocato la distruzione dei batteri. Da ciò Fleming ipotizzò che la muffa era in grado di produrre una sostanza battericida a cui diede il nome di penicillina.  Da allora Fleming iniziò una serie di studi febbrili sulla muffa riuscendo a dimostrare la sua azione contro i batteri, ma non riuscì a estrarre da essa la sostanza battericida né capì come usarla per curare le malattie. Solamente negli anni Quaranta la penicillina poté finalmente essere utilizzata sull’uomo grazie agli studi svolti in Inghilterra e negli Stati Uniti dal patologo Howard Walter Florey e dal biochimico Ernst Boris Chain, che riuscirono a isolarla e a purificarla. Grazie a ciò durante la Seconda Guerra Mondiale molte vite furono salvate utilizzando proprio la penicillina. Infine nel 1945 Fleming, Chain e Florey ottennero il premio Nobel per la medicina e per la fisiologia. Fu solo nel dopoguerra però che la penicillina iniziò a essere prodotta su larga scala e divenne accessibile a tutti.

Meccanismo d’azione

La penicillina uccide i batteri arrestando la sintesi di alcuni componenti necessari per la loro crescita. Agisce quindi sui microrganismi attivi, distruggendo i batteri gram-positivi fra i quali vi sono gli streptococchi, le spirochete, gli pneumococchi e i gonococchi, ma non agisce sui batteri gram-negativi.

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