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Ginnastica ritmica: quando la danza incontra la ginnastica

Il gruppo agonistica di Ginnika 2001. Per loro dai 4 ai 5 allenamenti alla settimana
Ilaria Clerici, direttrice tecnica Ginnika 2001
Le allenatrici di Ginnika 2001. Al centro il direttore tecnico Ilaria Clerici
Alcune ragazze del gruppo ginnastica per tutti
Il corso base della sede di Rho di Ginnika 2001
Esercizio di equilibrio
Virtuosismo e flessuosità: la ginnastica ritmica richiede molta elasticità
Ci vogliono grazia ed eleganza per fare l'esercizio con la palla
Spaccata con fune
In spaccata con la palla
Gli attrezzi della ginnastica ritmica: palla, nastro, cerchio, clavette e fune
Alcune ginnaste del gruppo Ginnastica Per Tutti (GPT) si allenano per fare una buona spaccata
Il gruppo Ginnastica per tutti di 1° e 2° fascia

Sabato mattina, ore 8.00. La scuola non c’è, ma la sveglia di Cecilia, 10 anni, non dà tregua: è ora di alzarsi, non si può arrivare tardi agli allenamenti. La vita di una piccola ginnasta è impegnativa e implica delle responsabilità, come ha raccontato a UnaDONNA.it Ilaria Clerici, direttore tecnico della società di ginnastica ritmica Ginnika 2001, che ha sede a Pero, alle porte di Milano. Ilaria, approdata a Ginnika 2001 in apertura di stagione 2013-2014, è istruttore federale e quando gareggiava nel settore agonistico, a 11 anni, è entrata a far parte della squadra nazionale junior, allenata da Emanuela Maccarani, con cui è arrivata quarta agli europei di Salonicco. Insieme a lei abbiamo incontrato anche Lorena Anti, presidente della società interamente dedicata a questo sport, che fonde la danza classica con la ginnastica. Sono negli occhi di tutti le prove olimpiche delle Farfalle, la nazionale italiana di ginnastica ritmica. Una meta ambita che richiede grandi sacrifici, ma sui visetti delle bimbe che si allenano il sabato mattina nella loro palestra di Pero si scorge soprattutto grinta e divertimento.

A ognuno il suo percorso

Quando si può iniziare questo sport e come scegliere il proprio percorso? “I corsi partono dai 3 anni  – racconta Ilaria – da subito le istruttrici osservano le bambine per individuare quelle con più potenziale, che vengono indirizzate verso i corsi speciali pre-agonismo. È possibile partecipare alle gare agonistiche a partire dagli otto anni“. “Per loro è un compleanno importante – racconta con un sorriso Lorena Anti –  addirittura una bambina mi ha mandato questo messaggino la sera del suo compleanno: finalmente ho otto anni!“.

Le doti di partenza richieste per accedere all’agonismo sono un fisico longilineo ed elastico, qualità che le istruttrici individuano grazie al ponte e alla spaccata, primi esercizi fondamentali. “Naturalmente le doti si scoprono e migliorano con l’allenamento e la crescita delle bambine porta dei cambiamenti nella coordinazione” prosegue Ilaria. L’attitudine naturale non basta, serve anche tanta caparbietà e qualche rinuncia, infatti le ginnaste che gareggiano a livello agonistico si allenano 4-5 volte a settimana per 3 ore ogni allenamento. “La fatica di così tante ore di allenamento si fa sentire soprattutto nell’età dell’adolescenza, quando le ragazze arrivano alle scuole superiori e devono dire di no a tante cose per la ginnastica“. Ilaria non ha dubbi:”tornassi indietro lo rifarei“.

Per chi non gareggia nell’agonismo è finita l’avventura della ginnastica ritmica? “Assolutamente no! C’è la sezione ginnastica per tutti, dove confluiscono le bambine che amano praticare questo sport anche se non a livello agonistico oppure quelle che abbandonano l’agonismo perché ci sono troppi allenamenti. Anche per loro ci sono gare e tante soddisfazioni“.

Esercizi da ripetere all’infinito

Fune, cerchio, palla, clavette, nastro: sono questi gli attrezzi con i quali la ginnasta dimostra la propria abilità in pedana, maneggiandoli non solo con destrezza, ma anche con grazia ed eleganza. Piccoli attrezzi che fanno la differenza rispetto alla ginnastica artistica, dove viene privilegiata la potenza delle atlete che vengono messe alla prova sui grandi attrezzi, come le parallele e la trave.

Come si arriva ad eseguire perfettamente un esercizio di ginnastica ritmica? “Occorre ripetere gli esercizi all’infinito!!!” spiega Ilaria “fino a quando il corpo non esegue automaticamente e in modo perfetto tutti i passaggi”. Quindi sotto con gli allenamenti, che prevedono anche regolari lezioni di danza classica. Nella prima parte di allenamento le ginnaste si riscaldano, per poi passare alla preparazione degli esercizi con attrezzo che presenteranno in gara. “Il più difficile da maneggiare è sicuramente il nastro che ha una lunghezza di 5 metri per le junior e di 6 metri per le senior“. Gli esercizi in gara vengono giudicati in base alla difficoltà, al valore artistico e al valore esecutivo. Riflettori accesi quindi su ogni piccolo movimento, che può portare la ginnasta alla vittoria o alla perdita accidentale dell’attrezzo.

Tra sogni e paure

Il sogno di ogni bambina che pratica la ginnastica ritmica è diventare una Farfalla e vincere le olimpiadi. Ma se questa è l’aspirazione, ci sono tanti piccoli traguardi da raggiungere e altrettante paure da sconfiggere. Per Giorgia, 13 anni “l’incubo peggiore è entrare in pedana e non ricordare l’esercizio, mentre il mio sogno è vincere“. Martina di 9 anni non ha paure, ma solo un sogno, “fare l’esercizio con il cerchio“. La sua compagna Melissa va dritta al sodo: “l’incubo è perdere la gara, mentre il sogno è vincerla“. Cecilia, 10 anni, ha come incubo quello di perdere l’attrezzo e il suo sogno è “toccare in frontale“, che significa fare bene la spaccata frontale.

Il sogno delle allenatrici? “La gioia delle allenatrici è che le bambine raggiungano i loro obiettivi. Ognuna ha il suo primo personale traguardo, che sia fare il ponte o lanciare l’attrezzo e riprenderlo e ogni allenamento deve avere il suo obiettivo“. Tanti sogni e aspirazioni, che contribuiscono a formare il carattere delle ragazze e che vanno sostenuti, anche supportando le società di ginnastica ritmica. Infatti sono notevoli gli sforzi che le società fanno per mantenere un buon livello di preparazione, attraverso la presenza di tecnici abilitati e partecipando a gare che implicano trasferte. “Il nostro obiettivo sarebbe di poter pagare le trasferte alle atlete – spiega Lorena Anti – per questo siamo sempre alla ricerca di sponsor che ci accompagnino nella nostra avventura“.

Un’avventura che si fa emozionante, infatti Ginnika 2001 nel settore promozionale ha al suo attivo 4 ori, 2 argenti e 2 bronzi nel campionato individuale di specialità dello scorso anno, oltre a una medaglia d’oro nel campionato di specialità a coppie. A partire da quest’anno Ginnika 2001 ha introdotto anche il settore agonistico di cui fanno parte 13 giovani ginnaste a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per le loro gare di campionato.

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