Banane disidratate
Le nuove frontiere del cibo guardano sempre di più al passato, a metodi antichi che avevamo dimenticato come quello dell’essiccazione domestica dei cibi. Vi sarà di certo capitato, nei vostri viaggi alla scoperta del Mediterraneo, di vedere frutta e ortaggi stesi al sole d’estate: l’essiccazione solare è il metodo più economico e più salutare di conservare il cibo che non possiamo consumare subito ma di cui avremo bisogno nei lunghi mesi invernali.
L’avvento del supermercato ha cambiato drasticamente le nostre abitudini e le nostre necessità, certo, ma i moderni essiccatori offrono qualcosa di cui c’è sempre più bisogno: un metodo naturale di conservazione del cibo, senza conservanti aggiunti. Cosa poi da non sottovalutare, il lato economico: avete visto i prezzi dei fichi secchi? Se ancora non conoscete questo prezioso attrezzo da cucina, vi anticipiamo una cosa: se deciderete di procurarvene uno, oltre a poter fare ottimi affari a prezzi piuttosto contenuti, avrete di che guadagnarci dal punto di vista della salute. Ma partiamo con ordine, iniziamo col raccontarvi cos’è un essiccatore e come funziona.
Un essiccatore è a tutti gli effetti un elettrodomestico che occuperà spazio prezioso nella vostra cucina, ma di cui, forse non vi pentirete. È formato da più cestelli, nei quali potrete alloggiare gli alimenti che vorrete far essiccare.
Il funzionamento dell’essiccatore è semplicissimo: attraverso il processo di disidratazione viene eliminata l’acqua di frutta, verdura, funghi, ma anche pesce, carne e legumi e con essa la deperibilità degli alimenti freschi. Niente acqua, niente muffe e batteri: fragole a dicembre!
Il costo di un essiccatore non è proibitivo: dai 40 euro per un essiccatore casalingo fino a 300 per uno professionale.
La regola di base è questa: tutto ciò che si può mangiare e contiene acqua si può essiccare. Il consiglio è quello di stipare il vostro essiccatore casalingo, di frutta e verdura di stagione, ma anche, come abbiamo già detto carne, legumi e persino erbe officinali. Se avete sacrificato aperitivi per coltivare il vostro orto e ora vi sta restituendo la dedizione con fin troppa abbondanza, è quello che fa per voi. A maggior ragione se il vostro è un piccolo orto di città nel quale, non potrete trovare il penetrante sole siciliano e la stessa qualità dell’aria.
Certamente, ma dovrete avere a disposizione un forno ventilato, circa 15 ore di tempo e una stagione particolarmente fredda. L’essiccazione in forno è molto lenta a 40/60 gradi al massimo, perché i cibi devono disidratarsi e non bruciare. Quindi sì, si può fare ma non è molto economico.
Qualcuno ha anche provato a costruire un essiccatore home made con ottimi risultati: occorre costruire una sorta di piccolo forno con dei pannelli e inserire all’interno una lampada da 40 watt.
La realizzazione è semplice, ma anche in questo caso il deterrente è il tempo: pensate che per le scorze degli agrumi si impiegano minimo 6 ore.
Il consiglio per chi abbia già effettuato l’acquisto di un essiccatore è quello di sperimentare: la vostra tavola guadagnerà gusto e salute. A partire dalla colazione, potrete aggiungere pezzi di frutta allo yogurt; a pranzo, potrete arricchire i vostri piatti con le erbe aromatiche dell’orto o utilizzare la mela disidratata come un ottimo snack spezza-fame, infine la sera potrete gustarvi un buon risotto con i funghi, direttamente dalla camminata dello scorso inverno! Basta un po’ di organizzazione e di creatività e, ve lo garantiamo, vi si aprirà un mondo di salute!
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