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Cifosi dorsale, che cos’è e come si cura

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di problemi di cifosi dorsale. Si tratta di una espressione impropria relativa ad un problema a carico della schiena e della colonna vertebrale, chiamato iper-cifosi dorsale. La colonna vertebrale presenta quattro curvature fisiologiche che prendono il nome di lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombare e cifosi sacrale. La cifosi dorsale sta ad indicare la curvatura della parte alta della colonna vertebrale, in senso antero-posteriore ed a concavità anteriore. Se questa curva si accentua, fino a diventare eccessiva, si parla di iper-cifosi, nota anche come “gobba”. Ma cerchiamo di capire perché si instaura l’iper-cifosi dorsale, se causa fastidi e se può essere trattata.

Da cosa deriva la cifosi dorsale

L’accentuazione della curva dorsale si verifica quando le vertebre nella parte superiore della schiena iniziano a schiacciarsi tra loro, per cause di natura congenita (ad esempio malformazioni delle vertebre) o acquisite (ad esempio per problemi come lesioni ossee, lesioni muscolari, rachitismo, tumori, etc.). tra le cause congenite vi sono alcune patologie, tra cui la malattia di Scheuermann, una malattia con esordio in età adolescenziale, caratterizzata dallo schiacciamento di almeno tre vertebre vicine e dal dolore al livello del tratto dorsale e/o lombare. Altra malattia congenita è il morbo di Paget, una malattia cronica dello scheletro adulto. Tra le cause acquisite rientrano anche l’osteoporosi, la degenerazione dei dischi intervertebrali, l’assunzione di particolari farmaci (come per esempio i chemioterapici), la reiterazione di difetti posturali.

Solitamente quest’ultima causa incide moltissimo, se si considerano le posture scorrette assunte sul luogo di lavoro/studio, davanti al PC o al tablet. Si può dire, quindi, che il problema dell’iper-cifosi può riguardare una vasta fascia di popolazione, soprattutto se si considera quella da difetto posturale. In questo ultimo caso, il problema è dovuto ad un disequilibrio muscolare, con alterazione del rapporto forza/lunghezza dei muscoli di questo tratto della colonna. Le fasce muscolari maggiormente interessate sono i muscoli erettori toracici, il muscolo trapezio, il gran dorsale e il gran pettorale. L’iper-cifosi causa spesso dolori alla schiena e a livello del tratto cervicale, rigidità nei movimenti della colonna, deformazioni di natura estetica, complicanze respiratorie e neurologiche nelle forme più gravi, con intorpidimento o debolezza degli arti e problemi di equilibrio.

Come diagnosticare la cifosi dorsale

La diagnosi di iper-cifosi è di competenza medica, anche sulla base di alcune indagini approfondite come la radiografia, la TAC, la risonanza magnetica, il test di funzionalità polmonare e di trasmissione nervosa, per escludere patologie più gravi. La diagnosi di iper-cifosi viene generalmente formulata attraverso l’osservazione degli angoli, rispetto alla normale curvatura, in particolare quello di Cobb, che indica come cifosi naturale un angolo tra i 25 e i 45 gradi (il range è ampio in funzione dell’età della persona). Se l’angolo è maggiore di 45 gradi si parla di iper-cifosi o di marcata cifosi dorsale. Spesso in ambito posturale, si utilizza il test del filo a piombo, che permette di valutare i cm di scostamento del filo rispetto ad alcune vertebre, in particolare la C7 (settima cervicale) ed L3 (terza lombare), quelle maggiormente interessate dalle problematiche a carico della colonna.

Come trattare la cifosi dorsale

Il problema dell’iper-cifosi va trattato con tecniche e metodiche differenti sulla base della gravità del problema e dei sintomi presenti. Nei casi meno gravi, spesso dovuti a difetti posturali o problematiche muscolari, sono molto indicati esercizi di stretching, per migliorare la flessibilità della colonna. Questi esercizi vanno abbinati a quelli di rinforzo dei muscoli dorsali ed addominali, che fungono da stabilizzatori. Molto utile si rivela, quindi, la ginnastica posturale personalizzata, in cui l’istruttore segue scrupolosamente il soggetto, indicando gli esercizi più appropriati e la giusta sequenza di esecuzione. Ogni esercizio dovrà essere accompagnato da una corretta sequenza respiratoria. Nei casi più gravi è bene farsi seguire da un fisioterapista specializzato, che eseguirà tecniche di terapia manuale ed esercizi mirati. Inoltre, in questi casi, se la persona lamenta molto dolore e fastidio, il medico specialista valuterà se somministrare o meno farmaci antidolorifici, da usare con moderazione, e se consigliare o meno dei massaggi decontratturanti. Si può affermare, quindi, che il trattamento dell’iper-cifosi dipende dal grado di accentuazione della curvatura a livello toracico e dalle cause scatenanti. Nel caso di iper-cifosi lievi e poco preoccupanti, di solito non attua alcun trattamento, se non il ricordare di assumere posture corrette. In caso di iper-cifosi di media o lieve gravità e con cause correggibili, solitamente si ricorre ad una serie mirata di esercizi di miglioramento posturale e di rinforzo muscolare, sotto la guida di un fisioterapista esperto.

In caso di dolore il medico deciderà se somministrare o meno farmaci antidolorifici. Invece, nei casi molto gravi di iper-cifosi o con cause importanti dal punto di vista patologico, il medico specialista valuterà la necessità o meno di ricorrere all’intervento chirurgico. Solitamente si ricorre alla chirurgia quando la curvatura a livello toracico è molto pronunciata ed invalidante; se è causa di forte dolore, spesso refrattario ai farmaci; quando l’eccessiva curvatura finisce per ostacolare alcune importanti funzioni vitali (ad esempio la respirazione); oppure quando, in assenza della chirurgia, i medici prevedono un ulteriore peggioramento del problema.

Prevenire la cifosi dorsale

Il problema dell’iper-cifosi di natura posturale si combatte soprattutto con la prevenzione, ossia evitando alcuni atteggiamenti scorretti, assunti soprattutto in età adolescenziale. Qualche esempio: la postura cadente, ossi stazionare in piedi con le braccia penzolanti; appoggiarsi allo schienale solo con la parte superiore della colonna; caricare eccessivamente lo zaino scolastico o la borsa. Inoltre, è bene praticare una regolare attività fisica, variando tra le attività, in modo da dare differenti sollecitazioni alla colonna vertebrale. Si rivela molto utile anche abbinare attività come yoga e pilates, alle attività sportive tradizionali, oltre che esercizi della ginnastica posturale. Facciamo qualche esempio. L’esercizio del compasso o della V rovesciata: bisogna ricercare una posizione a compasso, spingendo con il petto verso le ginocchia, dosando gradualmente l’intensità ed eseguendo più ripetizioni da 3 secondi ciascuno. Altro esercizio è quello degli allungamenti dorsali in ginocchio, cercando di spingere con il petto verso il pavimento e mantenendo il bacino sopra alle ginocchia. Ripetere più volte, mantenendo l’allungamento per circa 3 secondi. Un altro esercizio è quello del candeliere o floor slides, che richiede di far scivolare le braccia sopra al capo, mantenendo polsi e mani appoggiate al pavimento. Questo esercizio aiuta ad attivare il muscolo trapezio e gli extrarotatori dell’omero ed allungare il gran pettorale e il sottoscapolare, sempre coinvolti nei problemi di iper-cifosi.

Maria Paola Zampella

Mi chiamo Maria Paola Zampella e sono un Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze della Alimentazione. Ho conseguito le lauree triennale e magistrale, come anche il diploma di specialista in Scienze della Alimentazione (Scuola CEE – 5 years post-degree) presso l’Università degli Studi di Milano e un diploma di Corso di Perfezionamento relativo al metabolismo proteico presso l’Università degli Studi di Milano. Da tempo mi occupo di alimentazione naturale e consulenze alimentari per diverse situazioni fisiologiche e patologiche accertate dal medico. Su Unadonnasana scrivo articoli nell'area salute, benessere e nutrizione. In passato ho lavorato come coordinatore e formatore ASA/OSS per la Cooperativa Sociale KCS Caregiver, oltre che docente di alimentazione nel ramo alberghiero e di scienze, anatomia, dermatologia ed cosmetica nel ramo acconciatori ed estetico. Mi occupo, a richiesta, di formazione in ambito HACCP, Sicurezza Alimentare e Sicurezza sul lavoro. Ho collaborato anche con un centro tricologico, per un periodo di stage formativo. Sono appassionata di sport e sono in costante formazione per spaziare le mie conoscenze su più campi. Profilo Linkedin: https://www.linkedin.com/in/maria-paola-zampella-a1187a206/

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