Tra le popolazioni pre-colombiane il mais era già estremamente diffuso, tanto che ancora oggi è alla base dell’alimentazione in America, soprattutto a sud.
Nel Vecchio Continente arrivò proprio dopo quel famoso ottobre del 1492, inizialmente venne usato come cibo per il bestiame fino a quando si scoprì che il mais non era soltanto buono per il palato dell’uomo, ma faceva anche bene.
Addirittura può essere usato come un calmante naturale, è indicato per chi ha un metabolismo accelerato e svolge un’importante attività disintossicante e depurativa.
Il decotto dei suoi stimmi, infatti, è usato da chi ha problemi di vescica, cistiti, coliche renali, oltre che per mantenere in salute i reni. Contiene sostanze preziose come carboidrati, proteine, grassi insaturi, vitamina A e sali minerali. E la lista delle cose buone continua.
Esso, infatti, ha proprietà energetiche, va bene anche per i diabetici ed essendo privo di glutine può essere mangiato anche da chi ne è intollerante.
Esiste una varietà bianca per la mancanza dei carotenoidi che conferiscono al cereale il caratteristico colore rosso/giallo. Esiste il mais Biancoperla che è un tipico prodotto veneto, presidio di Slow Food.
Si presenta con pannocchie dalla forma affusolata e con grandi chicchi bianco perlacei, quasi brillanti. Addirittura fino al secondo dopoguerra la polenta, bianca o gialla, era quasi un segno di distinzione sociale e divideva la pianura e la collina, dove si prediligeva la farina di mais bianco, dalla montagna, più rustica e affezionata al mais giallo.
Per migliaia di anni le popolazioni delle Ande peruviane hanno approfittato dei benefici del mais rosso, varietà antica della comune Zea mays L., facile da coltivare e usate per produrre coloranti naturali.
Il rosso dei chicchi è dovuto a un’elevata concentrazione di antocianine, soprattutto il cianidin-3-O-beta-D-glucoside (C3G) dall’alto potere antiossidante (il suo estratto è consigliato per ridurre gli inestetismi della cellulite e durante la menopausa) e anti-infiammatorio.
Per favorire l’assimilazione dei principi attivi del mais rosso il sistema migliore è assumerlo durante i pasti con mezzo bicchiere di acqua minerale naturale per circa un mese, 3/4 volte durante l’anno.
Si ottiene tostando e salando i chicchi delle pannocchie, da mangiare al naturale oppure piccanti. Anche in questo caso conserva la giusta quantità di fosforo, ferro e potassio, che associate all’ottima digeribilità, ne fanno un alimento ottimo per i bambini.
Qualità fondamentale è che è naturalmente senza glutine e quindi ideale in qualsiasi maniera e occasione per i celiaci.
Il consumo di mais è particolarmente indicato in gravidanza perchè apporta una ricca quantità di folato, una sostanza necessaria per il buon funzionamento di DNA e RNA, oltre ad abbassare i livelli del colesterolo cattivo LDL.
Per questo è indicato nei periodi di crescita, come l’infanzia e per le donne in gravidanza
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