Vivere bene

Aceto di vino bianco e rosso: benefici e controindicazioni

Non tutti sanno che l’aceto di vino, oltre ad essere un ottimo condimento, è indicato nelle diete ipocaloriche, non contiene colesterolo, contribuisce alla riduzione della glicemia, è utilizzato per alcuni trattamenti estetici.
Si tratta di un ingrediente storico, di cui si trova traccia al tempo degli egizi, dei romani, dei greci. Impiegato come condimento fin dal 3000 a.C., l’aceto si è sempre prestato ad altre funzioni: vi sono testimonianze che registrano l’impiego dell’aceto per guarire le ferite ai tempi di Ippocrate (420 a.C.).
Poiché abbatte la carica microbica, l’aceto è impiegato anche per la conservazione di prodotti alimentari. Ma come si ottiene questo prodotto versatile? Tramite la fermentazione del vino bianco o rosso (da qui derivano le due tipologie di aceto di vino, bianco o rosso) dovuta all’azione dei batteri Acetobacter che, in presenza di aria, ossidano l’etanolo contenuto nel vino e lo trasformano in acido acetico.
La qualità dell’aceto dipende dalla qualità del vino di partenza e dalla tecnologia di produzione.

Benefici dell’aceto

Analizziamo, per filo e per segno, le proprietà benefiche dell’aceto di vino:

  • ricco di sali minerali (potassio, zinco, ferro, calcio, sodio e magnesio) ed enzimi, che attenuano la fermentazione intestinale e aiutano a prevenire le infiammazioni articolari e l’osteoporosi;
    elimina il senso di pesantezza e aumenta il senso di sazietà;
  • limitato apporto calorico, per questo è indicato nelle diete ipocaloriche (un cucchiaio contiene tre calorie);
  • è privo di colesterolo e può essere consumato anche da chi ha problemi cardiovascolari;
    è un alimento antiossidante grazie ai polifenoli dell’uva, ciò vuol dire che l’aceto combatte l’azione dannosa dei radicali liberi e rallenta l’invecchiamento cellulare;
  • mantiene sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue, grazie alla presenza di acido acetico, aiutando a ridurre la glicemia ossia la concentrazione di glucosio nel sangue;
    all’aceto sono attribuite proprietà antitumorali;
  • grazie al suo effetto astringente, l’aceto di vino e anche l’aceto di mele esercitano un’azione levigante sulla pelle. L’aceto di vino viene spesso utilizzato nei trattamenti di bellezza per la realizzazione di maschere o impacchi per rigenerare la pelle;
  • l’aceto di vino bianco, applicato sulla pelle, contribuisce a tenere lontane le zanzare.

Usi in cucina

Potete impiegarlo in cucina e non solo per condire insalate e pietanze, ma anche per disinfettare, pulire a fondo ed eliminare i cattivi odori. Ha un potere sgrassante contro il calcare e restituisce luminosità all’acciaio, per questo potete impiegarlo nella pulizia del piano cucina. L’aceto di vino bianco è, dunque, vostro grandissimo alleato.
Se avete in mente di fare pulizie pazze nella vostra cucina, servitevi dell’aceto di vino bianco per igienizzare il frigorifero, il forno, il microonde e anche la lavastoviglie (basta versare un litro di aceto all’interno e avviare un lavaggio a vuoto alla massima temperatura, minimo 65°). Inoltre, avvolgendo i bicchieri in un tovagliolo di carta imbevuto di aceto e lasciateli così un paio d’ore, la patina bianca che opacizza i vostri bicchieri sparirà.

Sui capelli

Per la crescita dei capelli, l’aceto di mele fa miracoli. Vi starete chiedendo quale connessione esista tra le due cose, eccovi fornita la spiegazione. L’aceto ha proprietà antisettiche e disinfettanti capaci di ripulire in profondità i follicoli piliferi, di stimolare la circolazione e, di conseguenza, la crescita dei capelli.
Una miscela favolosa è ottenuta dall’accostamento di aceto di mele e miele: applicare questo impacco su tutta la testa almeno una volta a settimana renderà i vostri capelli lunghissimi e morbidissimi.
Inoltre, l’aceto di mele ristruttura i capelli stressati fungendo da balsamo nutriente.
Ovviamente quando vorrete ricorrere a questo prodotto naturale per la salute dei vostri capelli, fate bene attenzione al dosaggio: una quantità eccessiva potrebbe danneggiare i capelli! Per questo, consigliamo di diluire l’aceto e di non impiegarlo allo stato puro, la proporzione sarà più o meno corrispondente a un cucchiaio di aceto per ogni mezzo litro di acqua. Fate attenzione agli occhi perché l’aceto brucia tantissimo.

Controindicazioni

Esistono alcune controindicazioni e riguardano le quantità di aceto consumato: non devono esagerare chi soffre di acidità di stomaco e di diabete in quanto l’eccesso di aceto potrebbe influenzare la quantità di glucosio e di insulina presenti nel sangue e avere un effetto additivo combinato con i farmaci per il diabete.

 

Barbara Vaglio

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Barbara Vaglio
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