I parchi nazionali americani più belli da visitare

Fra le meraviglie dell’America non possono certo mancare le riserve e i parchi nazionali. Se siete alla ricerca di paesaggi naturali immensi, misteriosi e sorprendenti, eccovi accontentati con dei panorami davvero unici.

28/03/2023

Paesaggi lunari, praterie sconfinate, cascate fiabesche e vertigini. Le riserve e i parchi americani sono un patrimonio inestimabile. E tutelato dal National Park Service, l’ente governativo preposto e fondato nel 1916 dal presidente Woodrow Wilson.

Questi luoghi, con le loro celebri highway, sono diventati la Mecca di turisti in cerca di avventura e comprendono oltre 340mila chilometri quadrati. Se anche voi siete alla ricerca di paesaggi naturali immensi, misteriosi e sorprendenti, i parchi americani e le numerose riserve sapranno accontentarvi con dei panorami unici.

Parlare di tutti sarebbe davvero impossibile: ecco la nostra selezione.

Grand Canyon National Park

È il parco naturale americano più celebre. Un’immensa gola incastonata nell’Arizona settentrionale così vasta che può essere visitata in 3 aree ben distinte (South Rim, North Rim e West Rim). Oltre che in alcune zone remote e sconosciute ai più come Toroweap Point e Havasu Falls.

horseshoe-bend-1908283_1920

A volte, chi arriva al Grand Canyon in macchina può rimanere un po’ deluso dalla grande presenza di turisti che affolla il crinale. Visitare il Grand Canyon South Rim in solitaria (o quasi) diventa un sogno difficilmente realizzabile, forse solo in bassa stagione. Delle tre entrate il South Rim è sicuramente quello che riscuote più successo fra i turisti. Vuoi per la sua comodità (è facilmente inseribile nella maggior parte degli itinerari), vuoi per la quantità di strutture ricettive sia dentro che fuori dal parco. In altre parole, è il versante più attrezzato a rispondere alle esigenze dei turisti.


Leggi anche: Viaggio di nozze in California: un’idea di tour

Ma esiste un altro modo, altrettanto affascinante, di vedere la voragine del Grand Canyon senza dover ascoltare il rumore delle auto e il chiacchiericcio delle folle. Visitare il Grand Canyon North Rim, la sezione del parco meno battuta ma non per questo meno affascinante. Potrete qui avere un contatto più intimo con la grandezza prodigiosa della natura modellata dal Colorado River da una prospettiva inedita.

Anche il versante del West Rim del Grand Canyon, grazie alla sua posizione fortunata vicino alla città di Las Vegas e alla peculiare attrazione dello Skywalk, attrae ogni anno un numero sempre più alto di turisti. Tuttavia, dato che l’afflusso di visitatori resta comunque inferiore rispetto al South Rim, potrete godere di una visita abbastanza tranquilla.

Yosemite National Park

Yosemite National Park è uno dei parchi naturali più affascinanti di tutta la California. Dove pareti rocciose, cascate roboanti, monoliti di granito e vette vertiginose creano un paesaggio da togliere il fiato.
Sono oltre 3 milioni le persone che si muovono ogni anno per visitare Yosemite National Park. La prima zona a essere denominata “area naturalistica protetta” dagli Stati Uniti nel lontano 1864.
Il parco è parte della Yosemite Valley, una valle che si è venuta a creare grazie all’erosione dei ghiacciai del fiume Merced e al distacco e sgretolamento di alcuni blocchi di granito.
Racchiuso fra pareti di roccia praticamente verticali, il parco presenta un paesaggio unico al mondo, con spettacolari picchi rocciosi, cascate, laghi e sequoie giganti.
In tutto qui potrete osservare 8 monoliti di granito, e El Capitan ne è un po’ il simbolo. Visto che si tratta di uno dei massi granitici più alti al mondo (1100 metri). Per vederlo vi basterà percorrere in macchina El Portal Road (la 140), la strada che dall’Arch Rock Entrance si spinge fino a Yosemite Valley.

yosemite-1785317_1920

Yellowstone National Park

Yellowstone National Park non è solo la prima riserva naturale americana a essere stata nominata parco nazionale, ma anche il luogo dove Madre Natura sembra essersi sbizzarrita di più. Geyser impetuosi, sorgenti termali multicolori, laghi cristallini e canyon impressionanti si concentrano tutti in un’area al confine fra Wyoming, Idaho e Montana.

Difficilmente si trova in natura una tale concentrazione di meraviglie in unico posto. E non a caso il parco è stato dichiarato nel 1978 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Il modo migliore per viaggiare nel parco è quello di esplorarlo in macchina. Il mezzo ideale per raggiungere le varie attrazioni, che sono fra loro piuttosto distanti. Le principali cose da vedere sono tutte in zona o a breve distanza dalla Loop Road. Una strada interna di 320 km a forma di 8 a cui sono collegati tutti e 5 gli ingressi.

Una volta parcheggiata l’auto, vi aspettano alcune fra le passeggiate più belle che madre natura ha da offrire e per giunta comode. Visto che nelle principali zone geotermali sono predisposte delle passerelle in legno. Per visitare per bene le principali attrazioni mettete in conto almeno 3 giorni. Dormire a Yellowstone significa poter scegliere fra varie opzioni. All’interno del parco, soluzione più comoda ma anche più dispendiosa, oppure cercare un pernottamento appena fuori da Yellowstone, in corrispondenza delle entrate del parco.


Potrebbe interessarti: Meteo di fine marzo: week-end di sole decisamente primaverile

I geyser di Yellowstone sono molto probabilmente l’attrazione più rappresentativa del parco. La zona di concentrazione maggiore è a ovest, in particolare nelle zone dell’Upper Geyser Basin, Midway Geyser Basin, Lower Geyser Basin, West Thumb Geyser Basin e Norris Geyser Basin. Non mancate, però, di visitare anche la zona nord ovest, dove si trovano le Mammoth Hot Springs. Una serie di terrazze di travertino dalle forme decisamente singolari, dove cascate avvolte dal vapore scendono fra meravigliose sfumature di colori.

Un altro fiore all’occhiello del parco sono le sue lussureggianti valli, come Hayden Valley e Lamar Valley. Zone ideali per ammirare gli animali selvatici, in particolare i bisonti, che creano lunghe code appostandosi sulle strade, ma anche orsi, capre delle montagne rocciose e lupi.

double-rainbow-2092438_1920

Monument Valley

La Riserva Navajo di Monument Valley rappresenta l’immaginario Western americano per eccellenza. Non è un caso che questa incredibile meraviglia naturale abbia fatto da cornice per moltissimi film dedicati a cowboy e Far West.
I tre monoliti di sabbia rossa che si stagliano sull’orizzonte della Monument Valley sono ormai diventati un simbolo degli Stati Uniti stessi.

monument-valley-1235223_1920

Monument Valley è gestito dagli indiani della riserva Navajo e si trova al confine fra Arizona e Utah. Per arrivarci è consigliata la I-163 (Scenic byway), una strada panoramica che vi porterà dritti verso i grandi monoliti della valle. Qui troverete il famoso Forrest Gump Point, scatto immancabile per qualsiasi on the road in America che si rispetti.
Se poi vi volete fermare e cercate una sistemazione per la notte, le migliori sono The View e Goulding’s Lodge, entrambe con meravigliosi affacci sulla valle. In alternativa potete cercare nella città più vicina, Kayenta, non particolarmente affascinante, ma con diverse soluzioni a buon prezzo.

Death Valley

Il nome di per sé non è molto invitante, vero? Eppure ogni anno moltissimi turisti che fanno il tour della California decidono di visitare la Death Valley. È fra i più incredibili e suggestivi parchi nazionali americani che cattura con il suo paesaggio arido e desertico. Così strano da apparire fuori dal mondo.
Nel cuore della Death Valley si trova un luogo unico nel suo genere, si tratta di Badwater Basin. Un bacino di un grande lago preistorico oramai prosciugato posto nel punto più basso del Nord America (ben 86 metri sotto il livello del mare). Lo scenario che si apre davanti agli occhi è quello di un orizzonte senza fine. Un’immensa spianata ai piedi delle montagne che ricorda un paesaggio lunare, dove regna un profondo e palpabile silenzio. Da non perdere anche il Racetrack Playa, un lago ormai prosciugato dove decine di rocce sembrano muoversi autonomamente lasciando dietro di sé le tracce del loro percorso. Il mistero sull’origine del fenomeno delle pietre rotolanti ha reso questo posto isolato non solo una meta turistica ma anche un luogo di ricerca scientifica.

Sequoia National Park

Il naturalista ed esploratore John Miur nel 1891 scrisse: “Nel vasto deserto della Sierra molto più a sud della famosa Yosemite Valley, vi è una valle ancora più grandiosa dello stesso tipo.” Stava scrivendo della zona ora conosciuta come Sequoia National Park. Uno dei più importanti parchi nazionali di tutta la catena montuosa della Sierra Nevada.
In questo parco d’alta quota protagonisti assoluti sono i boschi di sequoie. Alberi giganteschi in grado di raggiungere i 115 metri di altezza e qui si innalza anche il venerando Generale Sherman. Il più grande essere vivente del nostro pianeta e l’albero più grande del mondo per peso e volume. Al centro del parco si trova poi uno spuntone di roccia granitica alto 75 metri, chiamato Moro Rock. Su questa roccia è stata realizzata una scalinata di 400 gradini che permette ai visitatori di raggiungere la cima, posta a 2.050 metri di altezza.

usa-1669704_1920

Everglades National Park

La Shark Valley è una delle principali attrazione delle Everglades. Un’area protetta cui si accede dalla State Road 9336 che corre, per 60 chilometri da Florida City alla costa. Cosa la rende così attraente? Il fatto che vi potrete imbattere in un alligatore che ogni tanto blocca la strada lasciandosi fotografare quasi compiaciuto.

Questa riserva è un vero e proprio ecosistema caratterizzato da pianeggianti distese di falaschi a perdita d’occhio, canali e acquitrini sulla cui superficie spuntano isolotti di mangrovie, boschi di salici, pini della Florida, cipressi nani, palme, querce invase dalle felci rampicanti e molte altre specie arboree autoctone.

In questo habitat proliferano gli alligatori e i coccodrilli, ma non sono certo gli unici inquilini. Il delicato ecosistema dell’Everglades National Park è la casa di molti pesci, rettili (serpenti, tartarughe, iguane), mammiferi (pantere della Florida, lontre di fiume, lamantini, conigli delle paludi, linci rosse) e uccelli (cicogne, ibis, pellicani, aironi, aninghe, falchi pescatori).
In particolare, Everglades è proprio un paradiso per il birdwatching, ma anche i meno esperti potranno vedere volatili un po’ ovunque.