Lido di Venezia, spiaggia Excelsior.
Sempre più spesso quando si parla di mare e di spiagge sentiamo parlare di Bandiera Blu. Che cosa significa? Si tratta di un riconoscimento molto importante che viene conferito ai lidi italiani secondo alcuni criteri specifici. Ad assegnarlo è la Foundation for Environmental Education (FEE) che da oltre trent’anni ha come scopo quello di premiare il turismo sostenibile, la qualità delle acque, la gestione dei rifiuti, la valorizzazione delle zone naturalistiche e l’efficienza della depurazione.
Il riconoscimento, istituito nel 1987, coinvolge ben 49 paesi dell’Europa ed extraeuropei, sottoposti ad un giudizio severissimo. Ad essere analizzate sono le spiagge e le acque di mari e laghi, tenendo conto di parametri che sono stati fissati dall’organizzazione no-profit e non-governativa.
Nel 2019, come ogni anno (ecco i risultati del 2018), sono state diverse destinazioni italiane insignite della Bandiera Blu, per un totale di 138. Fra le regioni italiane più apprezzate c’è la Liguria, con 30 località, seguita dalla Toscana, con 19 lidi, la Campania con 18 e le Marche, che hanno conquistato 15 Bandiere Blu.
Per quanto riguarda gli approdi turistici, sono aumentati da 70 a 72, mentre le Bandiere per i laghi sono salite a 17, con 3 nuove punti in Piemonte, 10 nel Trentino Alto Adige, uno in Lombardia e uno in Abruzzo.
I criteri di selezione per l’assegnazione delle Bandiere Blu sono particolarmente rigidi, mentre la procedura seguita è lunga e complessa. Inizialmente se ne occupa una giuria internazionale, in seguito il lavoro passa nelle mani di un comitato nazionale, composto da enti e istituzioni che hanno il delicato compito di valutare la presenza dei parametri fissati dal FEE nelle varie località.
Per un lungo periodo di tempo il Ministero dell’Ambiente, quello della Cultura e del Turismo, lavorano accanto alla Guardia Costiera e all’Arpa, in collaborazione con alcuni istituti chimici per verificare lo stato del sistema fognario, la qualità delle acque, i metodi di smaltimento dei rifiuti pericolosi. Lo scopo è quello di comprendere quali fra i luoghi inizialmente selezionati rispettano i rigidi standard imposti, raggiungendo l’eccellenza.
Le analisi durano per quattro anni, al termine dei quali viene assegnata (o in alcuni casi tolta) la Bandiera Blu. Le acque però non sono l’unico criterio preso in considerazione per il conferimento del premio. Altri elementi presi in considerazione sono le aree pedonali e il numero di piste ciclabili, le zone verdi, i servizi sulla spiaggia e la presenza di personale per offrire il primo soccorso. La lista dei criteri si completa con le informazioni turistiche, le strutture per disabili e quelle alberghiere, oltre che la segnaletica aggiornata.
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