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Tornare a volare: intervista ad Andos Onlus

Il percorso di una Donna è emozionante, pieno di gioie, ma anche colmo di sfide – conciliare il ruolo di Donna, madre, compagna, amica, sorella è tanto prezioso, quanto impegnativo.

Alcune donne, però, si trovano a dover affrontare una sfida ancor più grande – quella contro il cancro. Una sfida debilitante, sia dal punto di vista fisico, sia da quello emotivo, che lascia cicatrici indelebili nell’anima e sul corpo.

A.n.d.o.s, l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, fornisce un aiuto concreto alle Donne che si trovano ad affrontare questa sfida. In occasione della Festa della Donna, UnaDonna.it ha voluto intervistare la D.ssa Flori Degrassi, presidente Nazionale A.n.d.o.s. Onlus, per capire le dinamiche, i percorsi e i progetti dell’Associazione.

Quali sono le sfide che una donna operata si trova a dover affrontare nel quotidiano?

E’ una risposta molto complessa. La donna al momento della comunicazione della diagnosi vede interrotta la sua prospettiva di vita futura, e questa interruzione ha una diversa durata, che dipende principalmente dal tipo di terapia medica che dovrà affrontare, cioè se dovrà fare o meno la chemioterapia. Questa situazione psicologica di ansia profonda porta spesso alla depressione e a una difficoltà di rapporto con l’esterno inteso come famiglia, lavoro e società.

Quali sono i cambiamenti fisici e psicologici a cui una donna malata, o in via di guarigione, deve far fronte?

I problemi di tipo fisico sono ora, a causa (o per merito) della chirurgia meno invasiva, meno importanti di un tempo, anche se non va sottovalutato il problema del linfedema (un accumulo anormale di linfa dovuto ad un’anomalia a livello del sistema linfatico, ndr), la cui incidenza è ancor oggi di circa il 10%. I problemi psicologici sono quelli sopra descritti, aggravati dalla percezione di inadeguatezza che la donna può avere nei confronti del partner. Un problema fisico che ha grandi risvolti psicologici è la fatigue (astenia, ndr)

Perché il vostro logo raffigura una rondine?

Perché è il simbolo della primavera e quindi il ritorno alla vita, forza, sacrificio e coraggio, elementi che non mancano alle donne colpite dal tumore che, dopo l’inverno della malattia, riscoprono una nuova primavera di vita. I nostri colori sono: il nero della rondine e l’arancione del sole, che è la fonte della vita.

La santa patrona della vostra associazione è Sant’Agata. Potete raccontarci qualcosa di più a riguardo?

S. Agata è una santa il cui martirio è consistito nell’amputazione delle mammelle –  è questo il motivo per cui è la protettrice delle donne operate per cancro della mammella. A Catania, città in cui S. Agata è patrona, nel 2004 è stato conferito il premio Candelora d’oro all’A.N.D.O.S. onlus per  “il ruolo che svolge nella prevenzione oncologica mammaria”.

Quali sono gli sforzi che la vs. associazione compie per migliorare la vita delle donne?

Si mette a disposizione con l’ascolto, l’accoglienza e la presa in carico di qualsiasi tipo di problema sia esso estetico, fisico, psicologico o sociale.

La nostra associazione offre:

•  informazione e sensibilizzazione;

•  educazione sanitaria e prevenzione secondaria;

•  diretto contatto con le donne prima e dopo l’intervento;

•  ginnastica e nuoto;

•  tecniche di rilassamento;

•  terapia occupazionale;

•  aggiornamento per medici e terapisti;

•  convegni e corsi di formazione per volontari;

•  assistenza psicologica, per il recupero della percezione di sé, della propria femminilità/sessualità;

•  assistenza pratica protesica, assistenza cosmetica;

•  assistenza sociale e attività culturali-ricreative.

L’A.N.D.O.S. onlus svolge la propria funzione attraverso il coordinamento di 58  comitati locali presenti su tutto il territorio nazionale. L’indirizzi di tutti i Comitati A.N.D.O.S. onlus si trovano sul sito ufficiale dell’Associazione: www.andosonlusnazionale.it

Quali sono i vostri obbiettivi?

I nostri obiettivi sono il recupero totale alla vita piena dell’operata e la sensibilizzazione di tutte le donne all’anticipazione diagnostica per una migliore quantità e qualità di vita.

Avete nuovi progetti in partenza/progetti in itinere?

Ci occupiamo delle donne extracomunitarie con numerosi progetti di presa in carico, della formazione di  tutti i nostri volontari e per ultimo il progetto “La riabilitazione, la comunicazione e la relazione nel volontariato: esperienze a confronto. Case Study e vissuti individuali”.  L’A.N.D.O.S., con i suoi comitati distribuiti su quasi tutto il territorio italiano,  si occupa da più di trent’anni di riabilitazione fisica, psicologica e sociale delle donne operate di cancro al seno. Sono sempre più numerosi gli studi riguardanti i benefici che si ottengono dalla presa in carico “precoce” del paziente nei diversi stadi della patologia. In tali studi si sottolinea quanto sia importante il lavoro di squadra e una strutturazione a più livelli dei processi di cura. Il confronto fra le associate  – medici -volontari-pazienti -famiglie consente di migliorare la qualità dell’intervento. La piattaforma di e-learning creata dall’associazione servirà per lo scambio e riflessione sulle esperienze associative, basate sull’acquisizione teorica e sull’analisi di Casi/Studio specifici. Dal punto di vista del “clima relazionale”, realizzare le finalità della presa in carico riguarda soprattutto un’accoglienza più accettante per evitare che le donne si allontanino sulla base di sentimenti di incomprensione e vergogna e che possano comprendere lo spirito associativo. Inoltre vogliamo creare una Rete di Ascolto a cui potersi rivolgere anche successivamente alla fine del progetto per creare una maggiore sicurezza nelle donne. Altri obbiettivi del progetto: formazione dei volontari operanti presso i Comitati A.N.D.O.S. onlus e formazione e sensibilizzazione dei tecnici (medici, fisioterapisti, infermieri) sempre in ottica di un percorso riabilitativo differenziato che tiene conto dei bisogni specifici delle donne operate al seno.

C’è un pensiero che vorreste condividere con le nostre lettrici?

La vita ti sottopone a prove, anche dure, che possono essere superate –  è più facile superarle appoggiandosi a chi sa di che si parla.

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