Karin Oberhofer, l’Italia alla scoperta del biathlon a Sochi

Tre ottime gare ma nessuna medaglia per l'atleta di Bressanone, quattordicesima nella sua ultima fatica ai Giochi. Era stata quarta nella 7,5 Km di domenica

14/02/2014

Il biathlon è una disciplina un po’ misconosciuta dalle nostre parti, eppure dal sapore antico e dalla lunga storia. L’associazione della pratica della caccia prima e militare poi con gli sci è vecchia almeno quanto la civiltà umana e, in particolare nei Paesi scandinavi, fa parte della stessa trama culturale della popolazione. La prima gara di biathlon che si possa considerare tale risale al 1700 e fu in Finlandia e si può quindi capire come questa disciplina sia, soprattutto nel nord Europa, un vero e proprio sport nazionale.

Ebbene, anche l’Italia al femminile ha presentato a Sochi la sua prima, grande protagonista in questa disciplina per noi forse un po’ lontana. Si chiama Karin Oberhofer, ventinovenne di Bressanone, gareggia per l’Esercito e si è confermata come una delle migliori del mondo in questo sport, fatto di rapidità, resistenza e nervi saldi. Karen è, per l’Italia, la “regina delle medaglie di legno”, avendo collezionato infatti nelle sue tre partecipazioni un quarto, bruciante, posto nella gara sprint da 7,5 Km, un ottavo nella gara ad inseguimento e, nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, un quattordicesimo nella 15 Km individuale, dove è rimasta in piena zona medaglie fino a due errori nella quarta serie di tiri che l’hanno costretta ad una doppia penalità.
La gara è stata vinta dalla bielorussa Darya Domracheva, alla sua seconda medaglia d’oro, che si conferma la regina della specialità dopo aver trionfato nei 10 Km ad inseguimento. Per la nazione ex-sovietica è stato un vero trionfo completato dal terzo posto di Nadezhda Skardino, mentre seconda è finita la svizzera Selina Gasparin, che, curiosità di giornata, ha battuto in una gara tutta in famiglia, le sorelle Elisa, trentatreesima, ed Aita, sessantaduesima.
43esima l’altra italiana Alexia Runggaldier nonostante un solo errore al tiro, mentre Nicole Gonter ha chiuso al 45° posto.


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