Trailer di Still Alice, il morbo di Alzheimer raccontato da Julianne Moore
Alice Howland è una dottoressa affermata, moglie felice e madre di famiglia. Una donna che alle soglie dei cinquant’anni può voltarsi indietro ed essere orgogliosa nel constatare quanti obiettivi sia stata in grado di raggiungere. Una donna che, da un giorno all’altro, si vede diagnosticare una forma presenile di Alzheimer. E da quel momento tutto cambia, inevitabilmente. Alice è costretta ad affrontare le conseguenze che la sua malattia potrà avere sulla sua famiglia e sulla sua carriera, oltre che su se stessa. Come affrontare un destino tanto difficile? In che modo proteggere i propri affetti, la propria vita?
Julianne Moore nei panni di Alice Howland, un’interpretazione da Oscar
Still Alice, una storia che va oltre i confini della pellicola
Still Alice è l’adattamento cinematografico del romanzo “Perdersi” (titolo originale “Still Alice”), scritto nel 2007 da Lisa Genova, neuropsichiatra laureata ad Harvad che ha dedicato la sua vita allo studio del cervello e delle sue malattie più misteriose. Le riprese del film iniziano nel marzo del 2014 dirette dalla coppia Richard Glatzer e Wash Westmoreland, che riescono nel difficile compito di descrivere la malattia in maniera toccante, senza scadere nel ricatto morale o nella retorica. Un tema probabilmente caro ai registi. E’ infatti nota la difficile situazione di Glatzer, a cui di recente hanno diagnosticato la sclerosi laterale amiotrofica.
Ringraziamenti alle associazioni di Alzheimer (nei titoli di coda del film) e apprezzamento da parte di pazienti e famigliari, completano il quadro di un racconto che va oltre la pellicola e arriva al cuore delle persone.