Poveri ma ricchissimi, esce a Natale il cinepanettone orfano di Fausto Brizzi
Poveri ma ricchissimi, sequel di Poveri ma ricchi, arriva nelle sale il 14 dicembre.
Da quando lo scandalo delle molestie sessuali si è abbattuto come un ciclone sulla vita di Fausto Brizzi, in seguito all’inchiesta de Le Iene firmata da Dino Giarrusso, il film Poveri ma ricchissimi ha perso il suo regista.
Non appena sulla stampa nazionale è emerso il nome di Fausto Brizzi in seguito alle prime denunce anonime delle attrici a Le Iene – arrivate poi in totale a 15 testimonianze, con molte di loro pronte a portare il caso all’attenzione dell’autorità giudiziaria – la Warner Bros ha tagliato i ponti col regista sostenendo di prendere “molto seriamente ogni accusa di molestia o abuso” e di essere impegnata “fermamente affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro per tutti i suoi dipendenti e collaboratori“.
La Warner ha confermato che Poveri Ma Ricchissimi sarebbe comunque uscito il 14 dicembre, ma senza alcuna promozione con l’artista, il cui nome è scomparso perfino dai credits della pellicola. La Warner ha anche definito “sospesa ogni futura collaborazione” con Brizzi, ma ha difeso la scelta di portare il film nelle sale per salvaguardarne il valore di opera collettiva.
[dup_immagine align=”aligncenter” id=”250896″]Il film con protagonisti Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro, Ubaldo Pantani, Massimo Ciavarro, Tess Masazza e Paolo Rossi riporta in scena la verace famiglia Tucci, che dopo il primo capitolo dal titolo Poveri ma ricchi, uscito nel 2016, è sempre più benestante, ma anche più cafona e con una nuova ambizione: sfruttare la politica per salvaguardare le proprie ricchezze.
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Dopo una prima fase di ostentazione del lusso, conquistato grazie alla vittoria di quasi 100 milioni di euro, ora i Tucci intuiscono che la vera svolta è la conquista di una forma di potere sul territorio, così decidono di indire un referendum che permetta al paesino di Torresecca di dichiararsi Principato indipendente dall’Italia e proporre nuove leggi autonome. Comincia così l’epopea di questa “Brexit Ciociara“, guidata da un De Sica alias Danilo Tucci nei panni di un Trump più grezzo.
[dup_immagine align=”aligncenter” id=”250901″]Poveri ma ricchissimi punterà ancora sull’umorismo da commedia all’italiana, improntato alla messa alla berlina della provincialità e dello stereotipo del “cafone arricchito”: il film esce esattamente un anno dopo il precedente, di cui rappresenta un sequel.
Ecco il trailer di Poveri ma ricchissimi, in cui non compare mai il nome di Fausto Brizzi: il regista ha annunciato di aver “sospeso” in via precauzionale “tutte le attività lavorative e imprenditoriali“, nonostante si professi innocente e pronto ad adire le vie legali per difendersi da quella che ritiene una diffamazione.
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