A leggere il rapporto mondiale sul traffico aereo dell’Airports Council International (ACI), sempre di più. Le emissioni di CO2 prodotte dal traffico aereo internazionale sono aumentate del 32% tra il 2013 e il 2018. Mantenendo questo ritmo, secondo le previsioni globali di ACI, le emissioni di anidride carbonica sono destinate a crescere di quasi il 30% entro il 2023 e a triplicare entro il 2050. I voli aerei sono una delle maggiori fonti di inquinamento, ma una soluzione potrebbe arrivare dai biocarburanti. Vediamo dunque quanto inquina un aereo.
L’areo è il mezzo di trasporto maggiormente inquinante. L’impatto delle emissioni del traffico aereo su base passeggero-chilometro è molto più elevato rispetto al viaggiare in auto: considerando una media di circa 80 persone a volo, l’aereo produce 448 g di diossido di carbonio a passeggero per ogni chilometro percorso contro i 42 g prodotti dalle auto. Viaggiando in treno se ne producono solo 14 per chilometro. È soprattutto nei voli a corto raggio che l’aereo produce più emissioni di CO2 perché il consumo maggiore di carburante (cherosene) si verifica durante le fasi di decollo e di atterraggio. Sui collegamenti a lungo raggio il bilancio ecologico migliora.
Secondo le statistiche ufficiali, l’aviazione incide in misura del 3% sul totale delle emissioni mondiali di CO2, che peraltro non è l’unico inquinante rilasciato dagli aerei: ad esso si devono aggiungere ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio, biossido di zolfo e composti organici volatili. A livello globale, i voli sono quasi triplicati dal 1990 a oggi e, sebbene 30 anni fa le compagnie aeree avessero in servizio velivoli molto più inquinanti di quelli attuali (tanto più gli aerei sono vecchi e quindi tecnologicamente arretrati, tanto più sono propulsi da motori più inquinanti), è cresciuto anche l’inquinamento atmosferico.
Viaggiare in aereo è sempre più conveniente ed è anche per questo che si vola sempre di più. Per porre un freno a questo fenomeno bisognerebbe tassare il carburante degli aerei per rendere i voli più costosi. O addirittura rinunciare ai voli, soprattutto a quelli a corto raggio, e usare piuttosto il treno ogni volta che è possibile. Inoltre per abbattere le emissioni di particelle dannose per la salute e per l’ambiente si dovrebbero sostituire i carburanti tradizionali degli aerei con i biocarburanti, evitando così che il settore dell’aviazione minacci di vanificare ogni intervento contro il cambiamento climatico.
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